Dentro un tunnel virtuale si diventa operai al lavoro

Al Museo della cantieristica rumori e percezioni consentiranno di vivere l’esperienza delle antiche maestranze e manovrare una gru con un simulatore. La consegna della struttura in dicembre
La ricostruzione al computer di uno spazio multimediale che sarà allestito nel museo della cantieristica
La ricostruzione al computer di uno spazio multimediale che sarà allestito nel museo della cantieristica

TRIESTE Conclusa la realizzazione del contenitore, con la ristrutturazione del piano terra dell’ex Albergo Operai, sta prendendo forma l’allestimento del Museo della cantieristica di Monfalcone. L’intervento progettato dalla Studio Nardi di Firenze ha preso il via in questi giorni per concludersi nell’arco di 3 mesi. L’apertura del MuCa, unico museo italiano specificamente dedicato alla cantieristica, è attesa tra fine novembre e l’inizio di dicembre, come confermato dall’assessore alla Cultura, Paola Benes, e dalla direttrice del Polo museale e della Galleria comunale d’Arte contemporanea, Anna Krekic, presentando l’ultimo step di un percorso durato 8 anni e finanziato dalla Regione in modo importante.

 

La visita virtuale al Museo della cantieristica di Panzano

 

Quello visitabile con la fine dell’autunno sarà un museo legato al territorio, ma anche “empatico”, sfrutterà al meglio la multimedialità per parlare, a tutti, di una vicenda unica, come ha spiegato a nome dei progettisti l’architetto Michele Poletto, responsabile di cantiere. Il Museo cercherà di trasmettere ciò che provavano i lavoratori attraverso un tunnel sensoriale riempito dai rumori delle lavorazioni, ma anche di permettere ai visitatori di manovrare una gru, attraverso un simulatore. Solo uno degli strumenti multimediali su cui il MuCa ha deciso di puntare per narrare le sue storie, quelle delle persone che hanno fatto il cantiere navale, e non solo ciò che nello stabilimento è stato prodotto. I visitatori all’ingresso, se lo vorranno, potranno dotarsi di un “tesserino di Cantiere” e scegliere il personaggio storico che li accompagnerà nel corso di una visita personalizzata. Il tesserino dialogherà con una serie di stazioni dislocate nel Museo. Una app gratuita, facilmente scaricabile, pure condurrà i visitatori attraverso i contenuti del Museo e lungo i tre percorsi esterni di visita nel rione e nella zona delle “ville”, che saranno attivati con l’apertura del MuCa. Con la app i visitatori troveranno anche una mappa interattiva e georeferenziata, oltre ad avere la possibilità di accedere a una sezione di realtà aumentata che permetterà di dialogare con i totem posizionati lungo i percorsi, in alcuni luoghi strategici. A completare la app c’è una sezione dedicata alle scuole.

 

Una foto d'epoca dell'ex albergo operai
Una foto d'epoca dell'ex albergo operai

 

Insomma, touch screen interattivi, proiezioni, ricostruzioni tridimensionali del teatro di Panzano, demolito a seguito dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale, e degli spazi esterni del cantiere visti dall’alto di una gru, consentiranno ai visitatori di comprendere meglio e di approfondire i temi narrati nel Museo, e, nel caso della app, anche di essere guidati nel quartiere di Panzano.

Nè mancheranno i materiali “tradizionali”, fotografici e non. Una sala sarà dedicata esclusivamente alle tele dipinte da Vito Timmel per il teatro realizzato dai Cosulich, come parte integrante del villaggio operaio. Molti saranno poi i modelli in scala di navi e aerei e materiali appartenenti ai lavoratori, mentre l’esposizione che aprirà nella prima metà di ottobre alla Galleria comunale d’Arte contemporanea darà un saggio del livello raggiunto dal design industriale italiano nell’allestimento delle navi da crociera realizzate nel cantiere di Monfalcone e in quello di Trieste. In mostra, a conferma della volontà di impegnare in un dialogo fitto Muca e GcAc, ci sarà un enorme arazzo (9 metri per 2), proveniente dalla Galleria nazionale d’Arte contemporanea di Roma, realizzato su disegno di Zoran Music per la motonave Augustus, costruita a Trieste, e le decorazioni create da Tranquillo Marangoni per la gemella Giulio Cesare, prodotta a Monfalcone.

«Il Museo della cantieristica sarà uno strumento importante per farsi conoscere all’esterno, dai turisti che frequentano la regione - ha detto l’assessore Benes -, ma anche di riflessione collettiva per la nostra comunità, perché la cifra distintiva di questo museo è il fatto che narri una parte importante della nostra identità, evitando una dispersione della memoria».

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