Delfini e tartarughe: un’app del Wwf svelerà la mappa

La Riserva naturale marina di Miramare ha varato il Progetto terre@mare, anche per birdwatcher
La liberazione di una tartaruga alla Riserva Marina di Miramare
La liberazione di una tartaruga alla Riserva Marina di Miramare

Coniugare ricerca scientifica e turismo: è quanto si propone la Riserva naturale marina di Miramare con il Progetto terre@mare. Grazie a una nuova “application” studiata appositamente per Iphone e altri telefonini, si può già da ora contribuire a creare e aggiornare una mappa degli avvistamenti di cetacei, delfini, tartarughe, altri animali marini e uccelli che gli studiosi della Riserva stanno elaborando e aggiornando di continuo.

«È un’innovazione significativa, poiché per noi è importante il contributo degli appassionati, che con foto e segnalazioni scritte telematiche ci possono aiutare a ricostruire i movimenti di ogni animale nel nostro Golfo» spiega Maurizio Spoto, responsabile della Riserva marina di Miramare. Ognuno potrà contribuire, in tale modo, a conoscere meglio la fauna che anima le nostre acque e quella che vi vola sopra.

«Il nostro progetto - aggiunge - vuole anche promuovere le buone prassi in materia di comportamento da tenere in presenza di tali creature e incentivare l’ecoturismo, non solo in ambiente marino, oltre le escursioni. Basta vedere le foto della homepage di “terre@mare” per coglierne lo spirito». Nel sito, infatti, sono proposte escursioni, sia a terra che in mare. In merito a queste ultime, è proposta anche l’immersione nelle acque della Riserva marina stessa, che consente l’osservazione di un ambiente protetto e quindi a elevata biodiversità. «Le particolari caratteristiche geomorfologiche del promontorio - si legge sul sito - che si ripercuotono sulla flora e sulla fauna presenti fanno di Miramare un ambiente unico che da solo può rappresentare la peculiarità del Golfo di Trieste».

«La Riserva marina di Miramare - si continua - organizza da diversi anni attività di visite subacquee per singoli, gruppi o diving-club in presenza di guide esperte. I partecipanti devono essere muniti di brevetto (obbligatori per l'immersione Ara). Riguardo le escursioni a terra, si sottolinea il Sentiero Natura, «posto lungo la Costiera di Trieste, caratteristico e spettacolare raccordo naturale tra l’Altopiano carsico e il Mare Adriatico, tra i borghi di Contovello-Prosecco e il promontorio di Miramare. Si tratta dell’area ove le antiche superfici terrazzate (“pastini”) caratterizzano ancora, e in modo significativo, il paesaggio della Costiera. Questa zona costituisce la fascia apicale retrostante al promontorio sul quale sorge il Castello di Miramare circondato dal suo sontuoso parco».

Sono anche citati, anche con la stagionalità adatta, la Passeggiata Rilke, il Sentiero dei pescatori, il Bosco della Cernizza, il Sentiero della salvia e le Foci del Timavo.

Intanto procedono con il ritmo usuale gli avvistamenti di delfini e tartarughe marine nelle acque del Golfo di Trieste. Con l’inizio della stagione estiva, già sono stati avvistati due delfini mentre quattro “carretta carretta”, purtroppo ormai morte, sono state ritrovate arenate sulle spiagge di Grado.

Nulla di concreto, invece, in merito a segnalazioni di cozze delle mitilicolture nel Golfo di dimensioni abnormi, gigantesche. «L’unico dato vero - spiega l’esperto Walter de Walderstein - è che a causa dell’inverno dal clima mite e dell’assenza di grandi perturbazioni o fortissimi venti che ne compromettessero le temperature, ora dal punto di vista delle crescita dei mitili (ma non solo) siamo un mese e mezzo “avanti” rispetto a un’annata media».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo