Dalle sinfonie di Debussy ai ritmi jazz: la grande musica suona per i lettori
TRIESTE Si intitola “Claire de... Jazz” il concerto interattivo in programma mercoledì prossimo alle 19 a Trieste, nell’auditorium della Sissa, che concluderà ufficialmente i lavori della Gmel, acronimo di Global Music Education League, evento organizzato per la prima volta assoluta nel vecchio continente. Si tratterà di un concerto a cui i lettori potranno assistere in esclusiva: per gli iscritti alla community “Noi Il Piccolo”, infatti, sono stati riservati 20 posti. Per conquistarli basterà seguire le istruzioni indicate nella sezione ad hoc sul sito del giornale.
«Con “Claire de... Jazz” - spiega Roberto Turrin, direttore del conservatorio Tartini, istituzione che è tra i soci fondatori della Gmel - si traccerà un percorso che parte da Debussy, in quello che vuole essere un omaggio a colui che viene considerato il padre fondatore del ventesimo secolo musicale, e arriva alla poliedricità del jazz. L’obiettivo finale - spiega ancora Turrin - è realizzare un concerto interattivo, che vedrà la partecipazione di un jazz performer per ognuno dei Paesi aderenti. Ospiteremo una decina di studenti musicisti provenienti da diversi Paesi del mondo. Durante il concerto ci sarà l’intervento da remoto di una musicista che, da una della sedi di una istituzione europea, interagirà con l’ensemble presente nell’auditorium di via Bonomea».
Ed è proprio la tecnologia che, grazie al software LoLa messo a punto dal Conservatorio Tartini, consentirà alla per ora segreta artista di unirsi nella performance agli studenti presenti a Trieste.
I componenti dell’ensemble che si esibirà dal vivo arrivano da varie parti del globo: dagli statunitensi Jonathan Bumpus della Eastman School of music di Rochester, Nicholas Stahl del California institute of the arts, e Andrew Velez, del College of visual and performing arts della George Mason University in West Virginia, agli italiani Camilla Collet e Simone Lanzi del Tartini, e Luca Mancini del conservatorio Rossini di Pesaro, passando per l’australiano Matthew Harris, del Sydney Conservatorium of music, e la britannica Olivia Murphy, del Royal Birmingham Conservatoire.
«Contiamo - ha spiegato Lorenzo Capaldo, presidente del conservatorio triestino - di stringere rapporti bilaterali con ciascuna delle istituzioni aderenti, arricchire notevolmente l’offerta formativa del nostro conservatorio e consolidare questa rete che non è assolutamente “pechinocentrica”. Voglio ricordare che il nostro conservatorio è intitolato alla figura del compositore Giuseppe Tartini, antesignano dell’internazionalizzazione in quanto fondatore della scuola delle nazioni, di cui l’anno prossimo ricorrerà il 250esimo anniversario della morte. E il nostro conservatorio, che del compositore porta il nome, fa proprio dell’internazionalizzazione una delle sue mission principali».
Il concerto interattivo “Claire de... Jazz” durerà 60 minuti. Gli spettatori, tra cui appunto i 20 lettori iscritti alla community, potranno usufruire del parcheggio della Sissa. Si tratterà tra l’altro del primo di una serie di appuntamenti musicali che, grazie alla collaborazione tra il Tartini e il Piccolo, offriranno nelle prossime settimane ai lettori la possibilità di assistere anche a concerti al castello di Miramare e partecipare a visite guidate al conservatorio. —
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