Dal colonnato al crematorio: via al restauro dei cimiteri

TRIESTE Cimiteri tirati a lucido. Un gruppo di delibere approvate nei giorni scorsi dalla giunta ha confermato una spesa complessiva di oltre 800mila euro per rimettere in sesto i camposanti cittadini. Una pioggia di interventi, il più importante dei quali riguarda il disgraziato colonnato monumentale di Sant'Anna. Una vera e propria galleria di opere d'arte messa a dura prova dallo scorrere del tempo: basta farcisi una passeggiata per vedere statue coperte di guano, lucernari rotti e tracce d'usura in ogni dove.
Ma l'avvio del restauro è imminente, assicura l'assessore ai lavori pubblici Andrea Dapretto: «Qualche tempo fa avevamo dovuto chiuderlo perché c'erano problemi di cedimenti sulla parte sommitale». Il deterioramento di alcune strutture lignee aveva infatti determinato il collasso di parte delle falde della copertura del colonnato. Per farvi fronte un primo intervento urgente di messa in sicurezza e ripristino è stato eseguito fra le campate 49 e la 56, in vista del restauro complessivo. Che ora è arrivato: «Abbiamo approvato un primo lotto da 250mila euro per cui i cantieri partiranno in brevissimo tempo - dice Dapretto -. C'è poi una seconda parte, per la quale i progetti sono già pronti, che dovrà trovare una copertura all'interno del prossimo bilancio. Quest'anno non c'erano gli spazi». L'ammontare complessivo dei lavori, annunciato nei mesi scorsi dal Comune, è di circa un milione di euro. Una volta concluso il primo lotto ci sarà quindi ancora molto lavoro da fare.
La delibera del Comune descrive il colonnato spiegandone l'importanza. Quest'opera monumentale è un esempio di arte neoclassica e risale alla prima metà del XIX secolo. È costituito da un lungo portico scandito da 61 campate: in ognuna di queste si trova una tomba di famiglia formata da loculi ipogei e da un monumento sepolcrale. Si tratta di una raccolta di opere di importanti artisti triestini e non solo. Il periodico d'informazione cimiteriale “Oltre” riporta i nomi di alcuni di loro: tra i triestini troviamo Giuseppe Capolino (Trieste 1827-1858), Giovanni Mayer (Trieste 1863-1943), Gianni Marin (Trieste 1875-in navigazione dall'America 1926), Franco Asco (Trieste 1903-1980) e altri. Ci sono poi autori di rilievo nazionale tra cui Donato Barcaglia (Pavia 1849-Roma 1930), Urbano Nono (Venezia 1849 ca.-Belluno 1925), Pietro Canonica (Moncalieri-Torino 1869-Roma 1959) e Pietro Magni (Milano 1816-1877).
Altrettanto illustri sono i nomi delle famiglie che qui trascorrono l'eterno riposo. Il libro “I cimiteri di Trieste. Un aldilà multietnico” di Roberto Curci elenca cognomi importanti come i Tonello, i Franellich, i Burgstaller, gli Oblasser, i Banelli, i Capuano. Armatori, possidenti, nobili di ogni grado. Gente che fece la storia di Trieste nel momento del suo apogeo.
Ma gli interventi in programma non si limitano al colonnato di Sant’Anna. Trieste è una città che, per cause storiche e geografiche, dispone di una scelta abbondante e variegata di luoghi in cui finire una volta trascorsa l'esistenza terrena. E un'altra delibera provvede a prendersi cura di ognuno di essi. La spesa prevista è di 300mila euro e interessa un'ampia fetta dei camposanti cittadini.
Il menù è ricco: si prevede la ripavimentazione stradale del cimitero di Sant'Anna (in effetti bisognoso di rinnovo in diversi punti), oltre alla manutenzione straordinaria dei camposanti di Barcola, Basovizza, Cattinara, Opicina, Servola, Trebiciano. In programma c'è anche un intervento di impermeabilizzazione della copertura del cimitero militare, uno dei più belli e interessanti della città.
La delibera include poi anche una miriade di lavori minori volti a mantenere il decoro dei luoghi. Infine con una terza delibera (vedi articolo in basso) sono stati stanziati altri 350mila euro per completare i lavori per il nuovo crematorio.
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