Da Promoturismo all’Ersa: tutte le poltrone in bilico in Fvg

Il cambio di maggioranza apre la nuova stagione delle nomine nelle partecipate. Conferme a tempo per i direttori di prima fascia dell’ente: un anno per valutarli
Silvano Trieste 26/04/2016 Piazza dell'Unita', il Palazzo della Regione e i tornelli all'interno
Silvano Trieste 26/04/2016 Piazza dell'Unita', il Palazzo della Regione e i tornelli all'interno

TRIESTE. I direttori di Palazzo possono dormire sonni tranquilli, ma fino a un certo punto. Saranno rinnovati nei ruoli apicali anche con il nuovo corso ma, con ogni probabilità, il primo contratto non durerà più di un anno, il tempo necessario a Massimiliano Fedriga per valutare modalità e risultati del lavoro di vertice nella pubblica amministrazione.

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Silvano Trieste 2018-05-29 Consiglio Regionale, inizio 12.ma legislatura


Il vero spoil system riguarderà invece enti e partecipate. A partire da Promoturismo, in scadenza a inizio agosto. Quasi certamente Marco Tullio Petrangelo, direttore generale dell’ente che si occupa del turismo regionale, non passerà come un manager per tutte le stagioni. Vicinissimo a Sergio Bolzonello, e non a caso scelto dall’ex vicepresidente a gestire la fusione tra Promotur e Turismo Fvg, ha portato a casa numeri eccellenti sul fronte di arrivi e presenze turistiche, ma è targato e dunque è verosimile che non sarà riconfermato. Volti nuovi forse anche a Ersa (Serena Cutrano si divide con la vicedirezione centrale delle Risorse agricole), Erpac (Gabriella Lugarà), Ardiss (Cinzia Cuscela) e Arpa, anche se Luca Marchesi è dato in scadenza a fine anno e dunque quella casella non è ancora all’ordine del giorno.

La data chiave sul calendario è mercoledì primo agosto, 90 giorni dopo l’insediamento della giunta Fedriga. Dal giorno successivo la Regione nominerà direttori e vicedirettori e, come fatto in settimana con Gianni Cortiula alla Salute, il contratto sarà con ogni probabilità annuale (la durata minima). Nulla di diverso da quanto decise di fare Serracchiani all’inizio del suo mandato, prima di procedere a sottoscrivere un secondo contratto con scadenza fissata al termine del quinquennio. La squadra dei direttori centrali, con la sola eccezione della novità Cortiula, sarà dunque composta ancora da Paolo Viola alle Finanze, Antonella Manca alle Autonomie, Anna Del Bianco alla Cultura, Roberto Giovanetti all’Ambiente, Magda Uliana elle Infrastrutture, Lydia Alessio-Vernì alle Attività produttive, Francesco Miniussi alle Risorse agricole e Nicola Manfren al Lavoro.

Parte la nuova Autovie: il rebus dei soci privati


Un’altra certezza è la rinomina del direttore generale Franco Milan, in scadenza il 28 giugno, di cui Fedriga ha stima e fiducia. Milan è ad interim pure impegnato nel segretariato generale, un ufficio sotto osservazione, come del resto quello di gabinetto. L’intenzione è di valutare ai piani alti della macchina come rivedere se non accorpare qualche poltrona con l’obiettivo del risparmio. Le risorse eventualmente recuperate potrebbero essere reinvestite per attirare professionisti esterni cui affidare enti, a partire proprio da Promoturismo Fvg, e partecipate. Sotto esame pare essere infatti il tetto piazzato da Serracchiani, 150mila euro lordi onnicomprensivi, per i manager di nomina pubblica.

Fedriga potrebbe convincersi ad alzare quella cifra, in modo da incrementare, nelle intenzioni, la qualità delle governance. Il tema è quello delle partecipate. Un caso a parte per Autovie, destinata a lasciare il posto il prossimo autunno a una società interamente pubblica in modo da evitare la gara europea per il rinnovo della concessione autostradale. In scadenza già quest’anno sono anche l’Interporto di Cervignano (il presidente è Fulvio Tomasin) e Ferrovie Udine-Cividale (l’amministratore unico è Maurizio Ionico), mentre Giacomo Borruso, presidente dell’Interporto di Trieste passato sotto il controllo di Friulia, risulta in proroga. Dalla stessa Friulia, dove alla presidenza c’è un’altra scelta convinta di Serracchiani, Pietro Del Fabbro, manager che ha attraversato diverse stagioni anche in Autovie, fino a Finest (Mauro Del Savio), Fvg Strade (Giorgio Damiani), Mediocredito Fvg (Emilio Casco), Aeroporto Fvg (Antonio Marano) e Insiel (Simone Puksic), i vertici sono invece scadenza nel 2019.

Pur trattandosi quasi sempre di nomine politiche, e dunque del centrosinistra, ognuna è una situazione a sé. Toccherà a Fedriga, che ha sempre ribadito di voler confermare chi ha lavorato bene, pesare risultati e operatività di presidenti e cda. Per quel che riguarda Mediocredito e Aeroporto, inoltre, c’è anche da verificare se andranno a buon fine le trattative in corso. La banca regionale, con l’assessore Barbara Zilli che ha fatto slittare l’assemblea di bilancio (il sesto consecutivo in rosso) per metterci la testa sopra, attende l’integrazione del gruppo Iccrea. Trieste Airport ha invece attivato il percorso di privatizzazione di quasi metà delle quote.

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