Da Beethoven al Pupkin la Barcolana unisce i teatri DIRETTA TWITTER CON #barcolana47

TRIESTE La Barcolana lega i teatri triestini. Una sinergia nel segno del mare e dello spettacolo, nella serata di sabato 3 ottobre, dopodomani. A otto giorni dalla regata più affollata del Mediterraneo, in programma domenica 11 ottobre nel golfo triestino, arriva infatti la “Notte blu dei teatri”, dalle 21 in poi sino a oltre mezzanotte.
Lo schema - con performance della durata di mezz’ora ciascuna - è pensato per permettere agli spettatori di godersi tutte le proposte, a partire dal Concerto dedicato al mare allestito (inizio alle 21) al Teatro lirico Giuseppe Verdi: musiche di Mendelssohn-Bartholdy, Vivaldi e Beethoven, con l’orchestra e il coro del Verdi diretti da Stefano Furini, anche violino solista.
A seguire, dalle 22 (con repliche alle 23 e alle 24 così da consentire davvero a tutti di completare l’itinerario) al Politeama Rossetti Ester Galazzi e Andrea Germani daranno voce alle parole dei racconti di Giani Stuparich, Virgilio Giotti e Stelio Mattioni in “Nel golfo di Trieste” con accompagnamento musicale degli archi del Quartetto Iris; al Teatro Stabile Sloveno “Almost Blu(e)”, un percorso di installazioni artistiche condurrà alla scoperta del Kulturni Dom sino al Ridotto, dove andrà in scena un estratto con scorci marini dello spettacolo “Come diventare sloveni in 50 minuti” con l’attore Daniel Dan Malalan e la regia di Sabrina Morena; sempre con gli stessi orari al Teatro Orazio Bobbio ecco “Quieti mari in tempesta”, spettacolo che vedrà La Contrada presentare brani di Herman Melville e Samuel Taylor Coleridge (scelti da Elke Burul, che cura la regia, assieme al giornalista e scrittore Pietro Spirito) con impegnati sul palco Valentino Pagliei, Francesco Godina ed Enza De Rose e l’apporto del visual artist Emiliano Grusovin.
Gran finale dalle 0.59 al Teatro Miela con “Spiagge, naufragi, polpi e palombari”, il mare da ridere di Achille Campanile: lettura musicale a cura del Pupkin Kabarett. Stefano Dongetti, Laura Bussani e Alessandro Mizzi saranno accompagnati al pianoforte da Riccardo Morpurgo. L’esibizione si chiuderà all’1.29, dopodiché la Notte blu radunerà protagonisti e spettatori in una festa danzante sempre al Miela con la musica di dj Laura Palmer e dj Fab.
Insomma, un percorso con prima e ultima tappa definite: dal Verdi al Miela, lungo la strada si può scegliere l’ordine delle altre tre mete fra Rossetti, Teatro Sloveno e Bobbio. Il biglietto per ogni singolo spettacolo sarà in vendita nei rispettivi teatri a un euro. Solo il concerto del Verdi prevede una prevendita, al via da oggi stesso, con il medesimo prezzo.
La Barcolana e i teatri triestini sono «soggetti - ha messo in rilievo il presidente del Rossetti, Milos Budin - che devono provvedere a creare un’offerta per la città ma che vada anche oltre i confini della stessa». «La Barcolana - ha osservato il presidente della Società velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz - non è solo una regata, è qualcosa di diverso. Uso la definizione che ne diede Paolo Rumiz: un gigantesco evento collettivo che mette assieme tutta la città». Teatri inclusi. Il valore della sinergia in atto anche nelle parole del sovrintendente del Verdi, Stefano Pace: «Stiamo facendo una cosa di altissimo livello, dimostrando che si può lavorare assieme. Speriamo sia un’onda lunga». Un auspicio chiaro: che gli appuntamenti di sabato siano solo l’inizio di una lunga collaborazione. Così Livia Amabilino, presidente della Contrada: «A livello regionale le strutture teatrali dovrebbero fare sinergie. A Trieste ci siamo riusciti: questo lo considero il numero zero, nella speranza sia replicato e valutando la velocità con cui è stato organizzato».
«Tutti i teatri possono garantire un’offerta per tutti i gusti», ha efficacemente sintetizzato Igor Pison, assistente alla direzione del Teatro Stabile Sloveno. Per il presidente della cooperativa Bonawentura, che gestisce il Miela, Giorgio Nogherotto, questa prima uscita collettiva «è un’occasione splendida, con un programma affascinante».
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