Trieste, corsa dell’ultimo minuto per la spesa di Natale, ma chi non vuole stress punta sul ristorante
Dalle pescherie ai panifici gli alimentari sono letteralmente sotto assedio. La Fipe: «Metà degli esercizi resta chiusa, per l’altra metà tutto esaurito»
Ultime corse tra supermercati, pescherie, gastronomie, panetterie e altri negozi di alimentari per chi si metterà ai fornelli per la vigilia di Natale e il pranzo del 25 dicembre. Ma c’è chi festeggerà anche nei ristoranti, con tante prenotazioni, tra famiglie che scelgono sempre lo stesso locale per tradizione, altre che hanno deciso ormai da settimane dove ritrovarsi, in aggiunta a qualche turista, che trascorrerà le vacanze in città fino a Capodanno.
Le file al supermercato
Lunedì lunghe file alle casse di tanti punti vendita fin dal mattino, soprattutto per ritirare prodotti freschi, tra pesce, carne, frutta e verdura, ma anche tanti dolci artigianali, panettone e pandoro in testa, e poi marzapane, biscotti di zenzero, cioccolato, torte e semifreddi, per completare l’offerta dei dessert.
Molti anche oggi recupereranno le ultime ordinazioni, anche soluzioni già pronte, come torte salate, focacce e altri stuzzichini, da abbinare magari ai piatti cucinati sul momento, anche se questo pomeriggio alcune attività chiuderanno in anticipo, per potersi poi godere la serata in famiglia.
Borse della spesa piene
Borse della spesa piene ovunque ieri ma anche pacchi regalo all’insegna dell’enogastronomia, uno dei doni più gettonati negli ultimi anni. Molti triestini in questo caso hanno optato per le specialità del territorio, tra i vari negozi che propongono formaggi, salumi, vini, olio, conserve e altre particolarità del Friuli Venezia Giulia.
Affollati lunedì in particolare gli alimentari della zona di Cavana, dove il via vai è stato incessante durante tutta la giornata. Anche i supermercati un po’ ovunque hanno registrato clienti senza sosta, e per approfittare della corsa all’acquisto hanno proposto offerte speciali nell’intento di svuotare quanto più possibile gli scaffali invasi dalla merce legata del periodo delle festività.
Spesa media di 108 euro
Secondo un’indagine di Coldiretti/Ixè, le famiglie italiane quest’anno spenderanno una media di 108 euro per il pranzo di Natale, che l’88% consumerà in casa propria o di parenti e amici, con una media di otto invitati. Nelle scelte dei menu, sempre secondo il sondaggio, vince la tradizione, con proposte come la pasta fresca in brodo, gli arrosti, i dolci tipici delle varie regioni e lo spumante per i brindisi, che non mancherà nell’83% delle tavole.
Tutto esaurito nei ristoranti
Sul fronte dei ristoranti, tanti in città segnano il tutto esaurito ormai da settimane. Alcune famiglie, affezionate a determinati locali da sempre, hanno confermato con mesi di anticipo. Stefano Lonza, presidente della Fipe di Trieste, spiega che «il trend è molto simile a quello degli anni passati, ci sono parecchi ristoranti che decidono di restare chiusi, ma altrettanti che lavorano e che sono praticamente tutti sold out. C’è chi sceglie la vigilia ma è soprattutto il pranzo di Natale il più richiesto».
Menù a prezzo fisso
Tra le formule adottate ricorrente è il menù tutto compreso, con un prezzo fisso già stabilito e una lista di piatti uguali per tutti i clienti, spesso una scelta adottata quando le persone da servire sono davvero tante.
La Fipe nazionale segnala che il Natale 2024 si preannuncia più positivo per i ristoranti italiani rispetto al passato. In totale saranno 5,4 milioni, il 2% in più del 2023, le persone che sceglieranno di celebrare la festività negli oltre 90 mila locali aperti per l’occasione in tutta la penisola.
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