Collezione di minerali venduta da Rovis all’università di Mosca

Due Tir pieni di pietre preziose partiranno alla volta della Russia, faranno parte di un museo della natura

TRIESTE

Primo Rovis ha venduto ad una fondazione moscovita una grossa fetta della sua collezione di minerali e fossili. Un affare che si stima abbia reso almeno 800 mila euro. Nei prossimi giorni la ditta isontina Gianesini farà partire alla volta della capitale russa due tir stracolmi di cristalli, ametiste, agate e quarzi che verranno donati all’Università statale Lomonosov di Mosca.

«Serviranno ad allestire un importante museo della natura voluto dal rettore dell’ateneo - spiega il Rovis – e io sono stato invitato all’inaugurazione che si terrà a fine novembre».

La gran parte delle collezione di minerali e fossili di proprietà del commendatore è custodita in dei magazzini affittati negli spazi della casa di spedizioni Parisi di viale Miramare. E’ li che lo scorso fine settimana i delegati moscoviti hanno ispezionato i pezzi da trasportare predisponendo i sistemi di imballaggio da adottare per garantirne l' integrità durante il lungo viaggio.

Il contratto di vendita è stato siglato lo scorso sabato pomeriggio negli uffici di Rovis di piazza San Giovanni. La trattativa si è protratta per mesi: viaggi, telefonate, interpreti, sopralluoghi, proposte e controproposte. «Sono pezzi che comunque avevo comperato per investimento e per poi rivendere - assicura Rovis - comunque ho conservato ancora molti pezzi, importanti, che – assicura il commendatore – lascerò in eredità a Trieste. Chi ha amministrato questa città, però, – sottolinea – non ha mai saputo capire ed apprezzare questo tesoro che invece ha lasciato sbalorditi i russi».

All'ateneo moscovita e a quello di San Pietroburgo, da oltre 15 anni, Rovis spedisce in omaggio importanti pezzi della sua collezione. Nella fredda capitale il fondatore della Cremcaffè ha ottenuto diversi riconoscimenti. I suoi rapporti con l'ex Unione Sovietica hanno portato a Trieste molti rappresentanti delle istituzioni russe. Ambasciatori, illustri docenti, presidenti di importanti associazioni culturali e scientifiche. «Quando hanno visto la mia collezione nei magazzini Parisi e l'esposizione che ho in via Romagna, nel negozio Ipanema Rovis - racconta - sono rimasti senza parole. All'università di Mosca hanno già allestito una piccola esposizione - aggiunge - ma ora intendono realizzare un grande museo che diventerà uno dei punti d'attrazione scientifica della città».

La passione di Rovis per i minerali e i fossili è iniziata circa trenta anni fa. Possiede pezzi di valore inestimabile: cristalli di quarzo iolino, di rocca, legni di fossile, ametiste giganti. «Tanti anni fa mentre, andando a visitare le piantagioi di caffè in Brasile - ricorda - sentii un gruppo di persone cantare, gioire, festeggiare: avevano trovato dei cristalli di quarzo. Quelli furono il primo pezzo della mia collezione».

Un amore, quello del commendatore, trasformatosi negli anni anche in un'attività commerciale: Ipanema Rovis. «E' un negozio-museo - assicura orgoglioso - visitarlo è un susseguirsi di scoperte straordinarie: dalle alghe stromatoliti del periodo precambriano allo spettacolare tavolo ricavato da una sezione di tronco d'albero pietrificato del triassico. Tra i minerali esposti si possono ammirare meteoriti, geodi e sezioni di agate, lapislazzuli, tormaline, druse giganti di ametiste, sfere e cristalli di quarzo naturale di ogni dimensione».

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