Casa di riposo triestina nella rete delle truffe delle mascherine fantasma

Merce pagata e mai arrivata: la San Domenico tra le vittime dell’imbroglio architettato in tutta Italia da un 67enne umbro
Silvano Trieste 2021-03-28 Casa di riposo San Domenico, strada di Guardiella 13
Silvano Trieste 2021-03-28 Casa di riposo San Domenico, strada di Guardiella 13

TRIESTE Due ordini di mascherine e guanti, pagati in anticipo con un bonifico di oltre quattromila euro. Ma la merce non è mai stata consegnata. Vittima della truffa è la casa di riposo San Domenico di Strada di Guardiella, di proprietà dell’Ente di culto San Giusto della Diocesi di Trieste.

La struttura per anziani è stata raggirata da una ditta di Trevi, la Farmacy Medical Care. Il titolare dell’impresa, Lorenzo Troia, sessantasettenne di Spoleto, è stato arrestato e ristretto ai domiciliari.

Sul caso, a cui hanno collaborato anche i Carabinieri di Opicina, ha indagato la Procura umbra. Gli investigatori ritengono che l’uomo abbia messo a segno in giro per l’Italia altre 25 truffe analoghe: case di riposo, farmacie ed enti che necessitano di ingenti quantitativi di dispositivi di protezione anti-contagio.

L’ordine di mascherine e guanti era partito dalla San Domenico lo scorso agosto, periodo in cui si faceva fatica a trovare materiale per garantire la sicurezza degli operatori sanitari e degli assistiti. La casa di riposo, non riuscendo a recuperare la merce nelle vicinanze, aveva fatto una ricerca in internet imbattendosi nella ditta umbra. Dopo una veloce trattativa su quantitativi e prezzo, il titolare della società aveva inviato la fattura. L’11 agosto la San Domenico aveva pagato un bonifico di 2.335 euro per 2.500 mascherine e 300 paia di guanti. Ma il giorno dopo la ditta si era fatta nuovamente avanti dicendo di disporre di un’ulteriore fornitura perché la consegna di un cliente era saltata. La casa di riposo, visto il fabbisogno urgente, aveva accettato ottenendo uno sconto. Da Trieste era stato quindi disposto un secondo bonifico di 1.985 euro per altre 2.500 mascherine 300 guanti. Tirando le somme, la struttura di Strada di Guardiella aveva pagato 4.320 euro. Non è mai arrivato nulla. L’imprenditore umbro aveva peraltro proposto una terza e una quarta fornitura, ma ormai la San Domenico aveva annusato la truffa: i responsabili della casa di riposo hanno quindi contattato un legale, l’avvocato William Crivellari, e sporto querela. Il titolare della ditta è indagato per truffa aggravata.

«Siamo stati imbrogliati così come varie strutture sanitarie italiane – osserva Carlo Sacchi, responsabile della San Domenico – e difficilmente recupereremo i soldi persi». —




 

Riproduzione riservata © Il Piccolo