Capodistria, Popovic insegue la Torre delle meraviglie

Il sindaco stanzia a bilancio 850 mila euro per il progetto di un’opera di 320 metri. Scoppia la polemica

TRIESTE. Boris Popovic, lo “zar” di Capodistria non si ferma. Neppure davanti a una crisi socio-economica devastante e che ha visto la Slovenia sull’orlo dell’intervento della trojka Ue evitata solo in extremis e con grandi sacrifici, soprattutto dei contribuenti. Eppure lui vuole edificare una super-Capodistria e così dopo il progetto dell’isola artificiale davanti a Semedella con il più grande faro del mondo progettato niente meno che dall’architetto Scarpa e di cui ne ha discusso anche con l’imprenditore veneto Luciano Benetton, ora, come riferiscono le Primorske Novice, ha messo a posta a bilancio 850mila euro per la fase progettuale di una gigantesca torre alta 320 metri in grado di rivaleggiare con la celeberrima Torre Eiffel di Parigi. E in Consiglio comunale si scatena la bagarre, mentre nel mondo degli architetti si annusa l’affare e si scatena il dibattito. Ma procediamo con ordine e vediamo il lato politico della medaglia. La consigliera socialdemocratica di opposizione Majda Šuligoj non ha dubbi: «Un’idea folle - spiega prima ripianiamo il debito del comune, creiamo piena occupazione e poi dedichiamoci eventualmente ad abbellire la città». «Questa non è niente altro che una mossa pre-elettorale del sindaco - conclude - così come è pre-elettorale l’intero bilancio (in Slovenia le elezioni locali si terranno il prossimo anno ndr.)». Altrettanto critica un’altra consigliera comunale, la popolare (centrodestra) Olga Franca la quale si chiede quale possa essere il valore aggiunto di una siffatta opera e quanti posti di lavoro creerebbe. La realizzazione poi costerebbe 7 milioni di euro di fronte ai quali la costruzione della torre viene bollata come assolutamente anti-economica per le già poverissime casse municipali. Sull’intero progetto, per ora, c’è un segreto quasi totale per questo la torre panoramica così desiderata da Popovi„ è stato genericamente denominato come il Landmark di Capodistria. Il progetto definitivo verrebbe scelto in base a una gara internazionale di architetti, la torre dovrebbe avere qualche centimetro in più dei 320 metri della Torre Eiffel per strapparle il primato. L’opera dovrebbe sorgere nell’area dove doveva partire l’oramai defunto progetto di Toncity ed è attualmente di proprietà dell’imprenditore serbo-americano Milan Mandari„ e su di essa vige attualmente il veto di costruire fino a quando il Comune non varerà un piano regolatore particolareggiato. Che lo “zar” Popovic sia innamorato della megalomania urbanistica e architettonica degli Emirati arabi uniti non è un mistero. A Dubai è stato folgorato dal progetto dell’architetto Zahe Hadid mentre l’ultimo grande flirt è quello nei confronti delle cosiddette metropoli intelligenti e ad alta tecnologia (smartcity e tchnocity) dell’Asia.E a breve lo stesso sindaco si recherà a Shangai assieme al presidente di Luka Koper Gašpar Gašpar Mišic e se il secondo sarà attento a parlare di traffici marittimi e di contenitori il primo sicuramente cercherà nuovi spunti per la sua super-Capodistria. C’è poi ancora in piedi il cosiddetto progetto Capovista che prevede tutta una serie di novità: un’isola artificiale della superficie di 5 ettari di fronte al lungomare di Semedella, una torre-faro di 140 metri di altezza, una grande piazza tra la città e la futura nuova spiaggia, un garage sotterraneo - sotto questa stessa piazza - dalla capienza di non meno di 1500 posti macchina, e un nuovo mercato coperto. In quanto agli scettici, il sindaco Popovi„ ricorda che in pochi credevano anche al boom del turismo da crociera a Capodistria, quando egli, solo pochi anni fa, si recava a Miami, in Florida, per i primi contatti con gli operatori del settore. Oggi va a Shangai. Meglio i container o la torre?

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo