Bisiacaria soddisfatta per i “suoi” cartelli stradali

Soddifazione in Bisiacaria per l’ordine del giorno approvato dalla Provincia, in seguito al quale sarà collocata una serie di cartelli, con la dicitura di benvenuto, sulle principali arterie di ingresso nel territorio. I commenti positivi arrivano da più parti, a cominciare dall’Associazione culturale bisiaca, la cui presidente, Magda Settomini, commenta che «finalmente sarà segnalato a tutti questo territorio storicamente e intellettualmente ricco, microcosmo che conserva tradizioni, misconosciute ville romane, gastronomia nata dal connubio di culture diverse, gioielli naturalistici, architetture industriali e ville venete».
La presidente rivolge poi un grazie al consigliere provinciale Fabio Del Bello, «che da anni si batte per evidenziare la componente venetofona dell’Isontino», e lo ringrazia anche per aver dedicato la proposta, poi approvata, alla memoria di Silvio Domini, «maestro, poeta, scrittore e fondatore dell’Associazione culturale bisiaca».
A salutare con apprezzamento la decisione della Provincia è anche il consigliere regionale Federico Razzini (Lega Nord), “padre” della legge regionale che valorizza le parlate venetofone: «Questa decisione non deve restare una buona intenzione - afferma -. Vogliamo vederli, questi cartelli ». Si tratta di un provvedimento prezioso e molto atteso, osserva ancora Razzini, ricordando che la Lega «sostiene ogni iniziativa che promuove il territorio e la nostra cultura». E conclude sottolineando che «quel documento non deve restare chiuso in un cassetto polveroso, come avvenne al Consiglio comunale di Monfalcone sei anni fa, con un mio ordine del giorno che impegnava il sindaco a valorizzare l’antica toponomastica. A parole - aggiunge - tutto bene, ma quel documento è rimasto lettera morta. Questa volta non devono esserci scuse». Soddisfatto anche il famoso “Sior Anzoleto”, protagonista fra pochi giorni dell’attesa “Cantada”. «La preservazione della storica identità locale e della coesione fra le genti - commenta - è la migliore medicina per superare le difficoltà. Qui sta l’alto valore simbolico di questi nove cartelli di benvenuto che segnano il territorio monfalconese, quale si è venuto a formare da almeno sei secoli. E’ quindi un fatto - conclude - che, assieme alla riforma statutaria provinciale che eleva il “Bisiac” da dialetto a idioma storico, si iscrive nella storia civile e culturale del territorio di Monfalcone».
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