Bambù e insalata di alghe al posto dei vestiti. I commercianti cinesi si “convertono” al cibo

TRIESTE Bambù e taro surgelati, insalata di alghe, litchi secco o in scatola e mango sotto aceto. Sono alcuni dei cibi proposti dal market cinese di via Ghega, che negli ultimi mesi ha implementato la propria offerta, suscitando la curiosità di tanti triestini.
Una svolta per i negozi orientali di Trieste, che sempre più stanno abbandonando il settore dell’abbigliamento per dedicarsi ai gusti tradizionali dell’Oriente.
Nel piccolo supermercato di via Ghega le curiosità non mancano e i clienti spesso si soffermano con attenzione a leggere le etichette, con la descrizione riportata anche in italiano, visto che riconoscere il prodotto a un primo sguardo risulta quasi sempre impossibile. Si tratta infatti di frutta o verdura difficile, se non impossibile, da reperire nei punti vendita italiani.
Qualche esempio. Un grande barattolo verde con la scritta “mango”, rivela, leggendo la descrizione, come sia in realtà “mango sotto aceto, con olio, sale, acqua, peperoncino rosso, finocchio curcuma, semi di anice e di cipolla”.
Il bambù si trova invece in un barattolo con acqua o surgelato, così come il taro, la radice di una pianta tropicale originaria dell’Asia, che si presta a tante ricette, con un utilizzo simile a quello delle patate dolci.
Ampia poi la scelta tra le zuppe, con confezioni coloratissime e di vari fatture, tra le quali spiccano quelle con le alghe e la soia, così come quelle dei noodles, detti anche “spaghetti orientali”, che variano a seconda della materia prima con la quale sono stati preparati e che sono tra i più economici in vendita, a meno di due euro.
Tra la frutta spuntano i litchi, rossi, di forma rotonda, quasi sconosciuti da noi ma molto popolari in Oriente, reperibili spesso nei menu dei ristoranti cinesi, come dessert. Nel negozio vengono proposti secchi, in grandi buste, o sciroppati.
Anche il cocco abbonda, in tante varianti, sia da consumare al momento sia da utilizzare per la preparazione di piatti dolci o salati.
Altre curiosità emergono dal reparto dolci e anche qui si punta su confezioni con colori sgargianti. Tra i più gettonati i fagottini ripieni di farcitura a base di fagioli rossi.
Tante poi le proposte a base di riso soffiato o con il sesamo. Tra i surgelati alle insalata di alghe, si trovano anche le semplici alghe, i fagioli di soia, i funghi e le castagne d’acqua, piccole e di forma arrotondata, da mangiare crude o cotte.
Fondamentale per ogni confezione leggere con attenzione gli ingredienti, per la modalità di preparazione invece meglio chiedere consiglio, affidandosi anche al web, dove sono tanti i siti che si dedicano alla cucina cinese, sfruttando proprio quelle materie prime, come le alghe o il litchi, che si possono acquistare sono nei market specializzati o caratterizzati da alimenti giunti direttamente dalla Cina.
Il negozio di via Ghega conserva ancora pochi abiti e accessori, la scelta è quella di riempire sempre più gli scaffali come un vero e proprio market. Non mancano anche prodotti per la bellezza, come creme o shampoo.
E mentre il settore alimentare in arrivo dall’Estremo Oriente suscita l’attenzione dei triestini, continua la crisi dei negozi cinesi di abbigliamento.
L’ultimo in ordine di tempo ad annunciare la liquidazione è il punto vendita di via Trento 13/b, che ha esposto ormai da qualche settimana maxi sconti fino al 70% per cessione dell’attività.
Stessa sorte già capitata a vari locali del Borgo Teresiano. –
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