Arriva in scooter il pesce fresco a domicilio
Nuovo servizio dei pescatori: la merce ordinata al telefono giungerà pronta per andare in cottura
di Elisa Coloni
di Elisa Coloni

«Pronto, buongiorno. Vorrei ordinare due branzini, sui 7 etti l’uno, se possibile. Potreste pulirmeli e squamarmeli voi? Ah, visto che ci siamo, riuscireste anche a sfilettarli?». «Sì signora, facciamo noi. Mi dica l’indirizzo e arriva tutto al massimo tra un’oretta».
Chi pensava che il cartone di pizza fosse l’emblema del pasto a domicilio si sbagliava di grosso. La nuova frontiera del cibo consegnato direttamente a casa del cliente su chiamata, infatti, è il pesce fresco: già pulito e pronto da infornare o mettere in padella. Dopo i porta-pizze, le strade di Trieste si preparano a essere solcate da un nuovo plotoncino di scooteristi frigo-muniti, pronti allo slalom lungo le vie del centro e della periferia per far arrivare nelle cucine dei triestini sardoni e calamari, sogliole e ombrine, risparmiando agli acquirenti levatacce e code in pescherie e mercati.
È questa l’ultima trovata del presidente regionale dell’Agci pesca Guido Doz, destinata a diventare realtà entro la fine di febbraio. Un’iniziativa, quella dei pescatori, che di certo aggiungerà un bel po’ di pepe alla già esplosiva «guerra del pesce» che infuria tra i banchi triestini da settimane, mettendo a dura prova i nervi dei pescivendoli. Le due fazioni usciranno dalle rispettive barricate domani mattina per un incontro indetto dal presidente della Camera di commercio Antonio Paoletti (i dettagli nell’articolo a fianco), ma le novità che Guido Doz ha in serbo per il 2009 potrebbero rompere alcuni schemi tradizionali e rivoluzionare il commercio ittico in città, secondo l’ormai consolidata filosofia «dal mare alla tavola».
Entro fine febbraio le cooperative dei pescatori potranno contare non solo sul quartier generale di piazza Ponterosso e sul punto vendita di piazzetta Belvedere, ma anche su due nuove basi: la prima in viale Sanzio, a pochi metri dalla Rotonda del Boschetto; la seconda in via Battisti 23. Una rete del pesce low-cost ben radicata in città, che creerà una concorrenza ancora più agguerrita alle tante pescherie.
«Il punto vendita di viale Sanzio aprirà al massimo tra dieci giorni - spiega Doz - e, grazie alla capienza dei frigoriferi, oltre alla vendita diretta avrà come specializzazione la ristorazione, ovvero la distribuzione di prodotti già puliti e pronti per i locali cittadini. Per aprire i battenti dello spazio di via Battisti, invece, ci vorrà più tempo, perché stiamo ristrutturando i muri (il vicino negozio di calzature aveva da tempo denunciato infiltrazioni d’acqua, ndr.). I lavori saranno ultimati nel giro di due settimane circa e l’attività partirà entro la fine di febbraio».
«Questo punto vendita - aggiunge il presidente della cooperativa - sarà dotato di un ampio laboratorio, che permetterà di pulire e preparare grandi quantità di pesce a seconda delle richieste della clientela, che potrà ordinarlo a domicilio tramite un numero di telefono che a breve metteremo a disposizione. Ci saranno tre o quattro ragazzi che a bordo di motorini muniti di frigo posteriore si dedicheranno al porta a porta. Si tratta di un’iniziativa che abbiamo pensato soprattutto per chi non può muoversi da casa - afferma ancora Guido Doz -. Un nuovo modo di commercializzare il pesce che punta, come sempre, a dare l’opportunità a un numero sempre più ampio di persone di gustarsi degli alimenti sani».
Argomenti:pesce
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