Apre Hamerica’s in Viale: Trieste diventa Chicago nel nome dell’hamburger
In principio fu il Macaki. Dapprima luogo di tendenza, poi di sonnolenza. Disco a 360 gradi, poi steakhouse, poi di nuovo posto danzereccio per universitari. Ora, l’ennesima metamorfosi. Il locale del Viale XX Settembre da domani diventa “Hamerica’s”, che sta per House of America e che, se ancora ci fossero dei dubbi, vuole diventare una sorta di ambasciata del gusto Usa in città.
Specialità? L’hamburger, ovviamente, ma in versione gourmet. Affumicato sul posto. Di carne, si capisce, ma anche nelle versioni veggie e di pesce, per non scontentare nessuno. Non surgelato e realizzato con carne di qualità acquistata in loco. Chilometri zero, non sottozero.
Dice Riccardo Boggiani, amministratore delegato della milanese Foodelicious che gestisce l’iniziativa: «Volevamo sbarcare nel Nordest e per prima avevamo valutato una location a Padova. Ma io ho una moglie friulana e Trieste mi ha sempre intrigato moltissimo. Abbiamo dunque valutato due fori (in via Gallina e in via Boccardi, l’ex supermercato ndr) per poi far cadere la scelta sul Viale. La città è ideale per noi perchè la multiculturalità è nel nostro target».
Sarà un investimento importante. Basta pensare che per sovrintendere ai 120 coperti ci sarà uno staff, tra cucina e sala, di quasi 20 persone (tutte locali con l’eccezione di cinque cingalesi), che nell’imminente bella stagione dovranno sovrintendere anche agli ampi spazi esterni.
All’interno, a poco più di 48 ore dall’apertura, un cantiere. Che rende però già distinguibile la bella gabbia di ferro, un pezzo d’antiquariato anni ’30 scovato a Torino. Sarà il cuore del locale, il banco birre dove la faranno da padrone due etichette, una americana, of course, la Brooklyn, e una europea, la Carlsberg, con svariate tipologie.
Simpatico anche l’abbigliamento dei dipendenti, quasi un deja vù degli anni del proibizionismo, con camicia e bretelle. Non è un caso che l’hamburgeria triestina sarà dedicata a Chicago. «È una tradizione del nostro gruppo - spiegano a Foodelicious - quella di intitolare ogni nostro spot a una città Usa. È stato così per i cinque che gestiamo a Milano, per quelli di Padova, Bologna e Ibiza e sarà così anche qui».
Chicago fa pensare istintivamente al blues e al jazz, e qui arriva un’altra notizia attesa. Il locale non è stato snaturato nelle sue forme essenziali. È rimasto il mini-soppalco, molto apprezzato da chi vuole godersi le attrazioni musicali. Ed è rimasto integro anche il palco, che promette esibizioni settimanali, la prima proprio venerdì. Altra curiosità, in periodo di massificazione alimentare: ogni Hamerica’s localizza, per così dire, i suoi hambuger a seconda della località in cui opera. A Trieste, e solo a Trieste, si potrà così gustare il “Chicago Burger”. Segreti gli ingredienti che comunque, è stato anticipato, saranno non più di otto, «con un giusto equilibrio tra carne e grasso».
L'iniziativa social per il lancio. Per la premiere di domani ci si è affidati molto ai social, lanciando, tra l’altro, un concorso molto particolare: alle varie fermate degli autobus è stato affisso un manifesto pubblicitario. I gestori hanno invitato chi lo avesse localizzato a mettersi in posa, scattarsi una foto «very hamerican» e postarla su Instagram taggando @hamerica_s e aggiungendo gli hashtag #noidueprimi #hamericastrieste. I fortunati, che pare siano stati già individuati, saranno così ospiti durante la serata di apertura.
Domani sera, 23 marzo, a partire dalle 20, maxi-festa. Per prendere confidenza col locale, con le sue sfiziose proposte gastronomiche, con lo staff tutto. E per capire di bel principio se questa è destinata a diventare la nostra... Sweet Home Chicago.
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