Approvata la legge sul commercio in Fvg: tutte le novità VIDEO

Via libera al testo che lancia le dieci chiusure festive e la norma “salva Mediocredito”. M5S polemico sulle slot
Un negozio aperto la domenica
Un negozio aperto la domenica

TRIESTE. È stata approvata la legge di riordino del commercio e del turismo in Fvg, passata con l’astensione di Ar, Ncd e M5S. Voto contrario di Fi, Lega, Fdi e Roberto Dipiazza, in difformità con il gruppo di Ar. Molte le novità in arrivo, dalle chiusure festive al Catt regionale, dalla diffida amministrativa all’eliminazione degli ultimi lacci alla ricapitalizzazione di Mediocredito.

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L’introduzione delle dieci (in partenza erano nove) chiusure festive entrerà in vigore a ottobre, nel tentativo di mettere in discussione l’ordinamento voluto dal governo Monti. L’atto è simbolico, poiché la questione è di competenza statale, con l’intenzione di aprire una discussione con Roma, anche a costo di incassare l’impugnazione del governo e gli strali della grande distribuzione.

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Un negozio aperto anche di domenica

Il testo riorganizza inoltre i Centri di assistenza tecnica, creando un Catt regionale per le imprese del terziario: un interlocutore unico, che gestirà le risorse per il settore, fra cui i 13 milioni che la legge stanzia per restauri e manutenzioni di strutture ricettive e pubblici esercizi operanti nel turismo. La misura prevede numerose altre poste, a cominciare dai 2 milioni per gli investimenti delle aziende agricole. Fissati inoltre 1,5 milioni per la sistemazione delle spiagge danneggiate dal maltempo a Grado, 500mila euro per percorsi ciclabili nei territori montani, 500mila per manutenzioni a Promoturismo Fvg, altrettanti per il commercio all’ingrosso a Pordenone, 400mila al Centro biathlon di Piani di Luzza, 300mila per il comprensorio delle Grotte di Lusevera, 350mila per il Centro benessere di Ovaro, 150mila per i laboratori artigiani del monastero di Santa Maria di Poffabro, 100mila per le ciclovie dei parchi del Cormor e del Torre, 60mila per l’Ostello del ciclista a Tarvisio, 40mila per il ripristino del rifugio Cjampizzulon a Rigolato.

Introdotto anche lo strumento della diffida amministrativa, ovvero la possibilità per i commercianti di sanare alcune infrazioni prima di incorrere nella sanzione definitiva. Escluse le norme igienico-sanitarie, il provvedimento interesserà violazioni nella disciplina e nell’esposizione dei prezzi, nelle vendite sottocosto e nei saldi, che prevedono multe fino ad alcune migliaia di euro.

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Un affollat centro commerciale

Rimangono invece fuori dal cesto le chiusure domenicali, che pure hanno monopolizzato il dibattito sulla legge. Riccardo Riccardi (Fi) ritiene che «il nodo politico sta tutto qui: la maggioranza ha fatto promesse e non le ha mantenute». Bolzonello respinge le critiche: «Il nostro impegno era sulle festività. Difenderemo le dieci chiusure festive anche se sarà necessario scontrarsi col governo, perché l’attuale deregulation è inaccettabile. Solo vincendo sulle festività possiamo vincere sulle domeniche».

L’assessore sottolinea poi la possibilità, introdotta dalla norma, di creare un nuovo consorzio di sviluppo industriale di Trieste in sostituzione dell’ex Ezit: «Era un impegno preso, ora spetta ai Comuni istituirlo». Il testo contiene ancora l’abrogazione della legge regionale che vietava la ricapitalizzazione di società partecipate con perdite d’esercizio per tre anni consecutivi. Il coordinamento col parallelo emendamento votato a Roma su iniziativa dei parlamentari del Fvg permette alla Regione di intervenire per ripianare il buco di Mediocredito: «Valutazione allo studio, ma per ora non è possibile dire se saranno necessari impegni e di che entità», fa sapere l’assessore Francesco Peroni. La discussione si chiude con la coda polemica del M5s, che protesta per l’indisponibilità della maggioranza ad accogliere l’emendamento che chiedeva la rimozione delle slot machine dagli esercizi pubblici vicini a luoghi sensibili. Per Andrea Ussai, «la maggioranza rimanda da troppo tempo».

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