Al Sartorio il servizio in porcellana regalo di Napoleone

Offerto da Bonaparte a un nobile in segno di gratitudine, la discendente ora dona al Comune i venti pezzi di pregio
Il servizio da colazione in porcellana donato al Museo sartorio
Il servizio da colazione in porcellana donato al Museo sartorio

Un servizio da colazione “da campo” regalo di Napoleone Bonaparte. Trieste entra in possesso di 20 preziosi pezzi di “porcelaine de Paris” del XVIII secolo che comprendono anche un servizio da liquore (inclusi sei bicchierini) e un porta uovo. La delibera che accetta il dono (20mila euro il valore stimato) è del 2 febbraio scorso. La collezione, per espresso desiderio della donatrice, andrà a far parte delle collezioni del Civico Museo Sartorio. «La signora Odette Pavret de La Rochefordière De Cecco, residente a Roma e sposata con un triestino, ha espresso la volontà di donare ai Civici Musei di Storia ed Arte - perché sia conservato presso il Civico Museo Sartorio - un pregevole servizio da colazione in porcellana, risalente alla fine del XVIII secolo-primo decennio del XIX secolo e realizzato a Parigi (cosidetta “porcelaine de Paris”) dalla manifattura Locré-Russinger» racconta l’assessore alla Cultura Paolo Tassinari che ha concluso l’iter della donazione avviato dal suo predecessore Franco Miracco. Nell’arrivo a Trieste delle ceramiche napoleoniche, oltre al marito della signora, un peso l’ha avuto sicuramente il Sartorio, esempio perfetto di casa museo ottocentesca, nel quale si conserva la ricca raccolta di porcellane dal XVIII al XIX secolo dei Civici Musei di Storia ed Arte, nonché tre opere di Antonio Canova che raffigurano Napoleone Bonaparte, Carolina Bonaparte Murat e Gioacchino Murat. Le porcellane di Napoleone, insomma, si troveranno in buona compagnia.

Un altro particolare del servizio donato al museo triestino
Un altro particolare del servizio donato al museo triestino

Secondo quanto trasmesso dalla tradizione familiare, il servizio sarebbe stato donato da Napoleone Bonaparte, in segno di gratitudine per la fedeltà dimostrata, al nobiluomo Claude Suisse, Baron de Sainte Claire (Metz, Lorena), 4 agosto 1773 - Sées, Normandia,, 25 settembre 1824), ufficiale dell'esercito napoleonico e antenato della donatrice, come servizio “da campo”.

La fabbrica Locré-Russinger è una delle più importanti manifatture di porcellana dura fra quelle che si aprirono a Parigi dopo la scoperta del caolino a Limousin. Jaen-Baptiste Locré, figlio di un mercante di tessuti parigino, installa la sua manifattura in rue Fontaine-au-roi nel 1772. Egli deposita il suo marchio nel 1773; marchio ripreso in seguito, nel 1787, da Laurent Russinger, un anziano scultore della manifattura di Höchst. Quest'ultimo ebbe subito delle difficoltà economiche legate alla rivoluzione francese e dovette vendere la sua manifattura a un mercante di caolino di Limousin, François Pouyat che la utilizzerà fino al 1823. La produzione fu molto varia, tanto per le forme e la diversità degli oggetti che per i decori impiegati. Numerosi i servizi da tavola con svariati tipi di fiori e un cospicuo numero di fondi di colore, oro, blu, rosso, bruno o giallo.

Al museo Sartorio si affiancheranno alle ceramiche provenienti dalle più importanti manifatture italiane e inglesi. Si tratta di circa duecentocinquanta pezzi scelti tra i moltissimi di proprietà dei Civici Musei frutto di lasciti di alcune famiglie triestine, quali Sartorio, Morpurgo, Currò e Rusconi. Ci sono anche alcuni manufatti della nota produzione inglese di Josiah Wedgwood (Burslem, Staffordshire, Inghilterra, 1730-1795), famoso per i gres con decorazioni a cammeo. A cui ora il Sartorio potrà opporre un servizio “da campo” di Napoleone. Alla faccia dell’ammiraglio Nelson.

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