Aiuti alla Youth orchestra arrivati i primi mille euro

Un documento con oltre 70 firme a sostegno dei giovani talenti musicali europei L’appello del “donatore” Paolo Rumiz: «Trieste ritrovi le sue radici culturali»

Mille euro, chi è disposto a offrire altrettanto, ma anche di più o di meno? Intanto 72 persone del mondo politico, industriale, culturale, medico, universitario eccetera di Trieste hanno firmato una petizione a sostegno della European Spirit of Youth Orchestra del maestro Igor Coretti (Kuret), piena di gloria e vuota di soldi: «Una Trieste distratta sta lasciando morire una sua figlia di cui dovrebbe essere orgogliosa e gelosa: più di 80 ragazzi provenienti da 25 paesi europei, musicisti di altissimo livello nonostante la loro giovane età. Riteniamo che l’orchestra debba essere salvata e continuare a essere un fiore all’occhiello per Trieste, la regione e per l’intero nostro Paese».

La storia è nota, Coretti privo di finanziamenti pubblici ha messo in vendita (clamorosamente) il suo stesso violino, e Riccardo Muti, per antica conoscenza, collaborazione e stima, ha chiamato la “Youth” per il concerto della Grande guerra, il 6 luglio al sacrario di Redipuglia. Intanto la Scuola per giovani musicisti che a Trieste fa da base a questa straordinaria orchestra “mobile” ha lanciato un appello di raccolta fondi, che ha dato esiti miseri, mentre bisogna pagare almeno il viaggio ai “teen-talenti” affinché possano unire la loro arte a quella dell’orchestra giovanile “Luigi Cherubini” dello stesso Muti. Il primo passo concreto al di là del sostegno morale l’ha fatto Paolo Rumiz, giornalista e scrittore e autore in questi giorni dei dvd che raccontano i luoghi della Grande guerra: «Ho dato 1000 euro - dice - e con grande piacere, e spero che altri facciano altrettanto, e penso che la Regione, molti abitanti, i nostri onorevoli coi loro congrui emolumenti non avranno difficoltà a fare altrettanto. Coretti - prosegue Rumiz - si presenta un po’ come un “un tipo da osmizza”, più che da grandi auditorium, perché non ama rivestirsi di supponenza, e la sua grande competenza non appartiene ad alcuna confraternita, quindi in questi mondi chiusi non lo amano. La politica preferisce i supponenti e gli arroganti. Mentre io non ho dubbi che salvo grandine e temporali il concerto di Redipuglia darà un segno importantissimo: Trieste non può ricordare la Grande guerra solo coi cimiteri, speravo che almeno in questa occasione finalmente, dopo decenni, volesse mostrare la sua vera identità, non quella commerciale stavolta, ma culturale. Che cosa di meglio di tanti giovani dell’Est raccolti da un triestino nel segno unificante della musica, che è perfino commovente vedere diretti da Muti?».

Ultimamente la già denominata Wonderful Youth Orchestra si è data un nome diverso, più omologo ad altre esperienze simili esistenti nel mondo, e cioé European Spirit of Youth Orchestra, il cui acronimo è “Esyo”. Dunque serve un’avvertenza: per fare donazioni bisogna rivolgersi al sito Internet, ma non cercando “Esyo”, poiché risponde in prima battuta un’organizzatissima orchestra giovanile di New York che ha tutti i “pulsanti” e i mezzi pronti per la raccolta fondi propria. Chi volesse aderire all’appello deve digitare http://europeanspiritofyouthorchestra.it. Anche questo sito è in inglese trattandosi di un’orchestra internazionale. Nella prima pagina in alto a destra si troverà il “Contact”. Di seguito bisogna compilare le proprie generalità. La “Esyo” locale spedirà in risposta le coordinate bancarie.

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