Affidata alla gradiscana Valentina Bressan la svolta ecologica dell’Opéra de Paris

Lavorerà alla rivoluzione verde di uno dei più importanti teatri di Francia. «Bello sentirsi parte del cambiamento etico» 
Valentina Bressan
Valentina Bressan

GRADISCA «Mon bel Opéra, je te retrouve au plus vite! ». Ovvero: «Mia bella Opera, ti ritroverò il prima possibile». Lo ha annunciato così, ci piace immaginare con lo stesso candore di quella bambina che all’età di 4 anni ammirava col naso all’insù il Teatro della sua Gradisca. Valentina Bressan, 47 anni, il sogno di quella bambina lo ha coronato per davvero.

Da venticinque anni vive e lavora in Francia: dapprima come scenografa e costumista, quindi dal 2019 con il prestigioso incarico di direttore tecnico dell’Opéra Bastille e, quindi, di Palais Garnier, teatri che assieme costituiscono l’Opéra National de Paris. Ma è di queste ore l’annuncio di un nuovo, prestigioso incarico professionale: a Valentina Bressan è stata affidata la stesura della roadmap per lo sviluppo eco-sostenibile dell’intero Opéra National parigino.

Lavorerà a fianco di un mostro sacro della cultura transalpina, Thierry Leonardi – già direttore generale dell’Opéra di Lione – alla rivoluzione green di uno dei più importanti teatri di Francia. Un tema sempre più sentito anche nella “fabbrica dei sogni” messa al palo dall’emergenza Covid. E costretta a reinventarsi. Perché anche l’industria dello spettacolo teatrale può essere molto inquinante: enormi quantità di energia utilizzata per l’illuminazione e il suono, gli sprechi nei reparti dei costumi, i materiali utilizzati.

Uno studio realizzato a Londra 11 anni fa rivelò che l’impronta di carbonio dell’industria teatrale ammontava a 50 mila tonnellate all’anno. «Sono molto felice ed orgogliosa di poter annunciare la mission che mi è stata affidata – ha commentato brevemente Valentina Bressan –. Già amo questo compito, anche se stanti le restrizioni per la pandemia questa sfida inizia da casa, in smartworking. L’Opéra mi manca tantissimo e voglio ringraziare il vicedirettore generale Martin Ajdari per la sua fiducia, i miei meravigliosi colleghi e amici che mi hanno sostenuto e supportato. È bello sentirsi una sorta di ingranaggio per un possibile cambiamento etico e sostenibile del mondo che amo».

L’avventura francese di Valentina Bressan era iniziata a soli 22 anni, quando, grazie al progetto Leonardo della Comunità europea, era rimasta dieci mesi nel Paese d’oltralpe. Ma dopo lunga gavetta e tante esperienze, passando da disegnatrice tecnica, regista di palcoscenico, direttrice tecnica, creatrice di costumi di scena a scenografa, fra il 2019 e lo scorso anno è stata nominata dapprima direttrice tecnica dell’Opéra Bastille di Parigi dedicata all’opera lirica e successivamente della “sorella maggiore”, quell’Opéra Garnier, storicamente riservata alla danza. —

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