A Trieste serrande alzate il 25 aprile per 3 negozi su 4

Indagine di Confcommercio. Negozianti decisi a sfruttare il boom di turisti. Ma solo il 22% degli intervistati intende lavorare nella festa del Primo maggio
Lasorte Trieste 02/07/16 - Notte dei Saldi durante Italia - Germania
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TRIESTE Il negoziante triestino, che opera con il suo esercizio nel circuito tradizionale dello shopping cittadino, è seriamente intenzionato ad alzare le saracinesche nella ricorrenza del 25 aprile (che cade di martedì) e, sia pure in percentuale inferiore, anche nella giornata di lunedì 1° maggio, festa dei lavoratori.

 

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Bonaventura Monfalcone-17.04.2017 Negozi aperti-specialità -Eurospar-Via Rossetti-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

 

Confcommercio ha svolto una prima, “storica” campionatura sulle intenzioni dei commercianti lungo il percorso degli acquisti, tra piazza Libertà, piazza della Borsa, piazza Goldoni. Borgo Teresiano, via Roma, corso Italia i tracciati più battuti dalla rilevazione realizzata dall’associazione, nel corso della quale è stato testato un centinaio di negozi, non meno di due terzi dei negozi diffusi nella passeggiata dello shopping. Attenzione: parliamo di negozi, non di bar o di ristoranti o di altri luoghi vocati alla somministrazione di bevande e alimenti. A livello di grande distribuzione, “Giulia” e “Torri d’Europa” apriranno il 25 e riposeranno il 1° maggio, mentre “Montedoro” chiuderà per entrambe le ricorrenze.

Venendo al dettaglio statistico, i risultati - resi noti da un comunicato -sono senza dubbio interessanti: il 75% degli intervistati prevede di tener aperto bottega il 25 aprile, che consente al turista potenziale un lungo ponte tra il sabato e il martedì. Il 22% ritiene di poter sfruttare l’opportunità di un 1° maggio che coincide con un lunedì e anche in questo caso allunga la possibile gita a Trieste. Il campione monitorato contiene un ampio ventaglio merceologico: sotto la lente soprattutto l’abbigliamento, il tessile, le calzature, ma non sono stati dimenticati librerie, articoli per la casa, informatica.

 

 

La dirigenza e la struttura di Confcommercio osservano con soddisfazione il cambio di mentalità avvenuto in ampie fasce del terziario triestino, in particolare in quelle dove l’anagrafe dell’operatore è più fresca. A smuovere l’antica riluttanza all’impegno festivo è l’intrecciarsi di più fattori: indubbiamente il decollo dei visitatori rappresenta per il 60% degli intervistati un’occasione da non perdere e lo status di città turistica consente una forte flessibilità organizzativa in merito alle aperture.

Se il turismo ha accelerato il cambio di passo - dicono a Confcommercio - il calo delle vendite e la fine dei tempi felici all’insegna delle “vacche grasse” spinge il commerciante a sfruttare ogni “chance” giocabile per riprendere quota. Un bel ponte o un abbondante fine settimana sono occasioni da non perdere per incrementare gli incassi: senza contare che anche il cliente “indigeno” gradisce sgranchirsi le gambe in un centro cittadino che non sia “fortezza Bastiani”, avendo più tempo e calma per ponderare gli acquisti.

I commenti del presidente Antonio Paoletti e del vicario Franco Rigutti coincidono in una valutazione positiva di questo fenomeno-aperture. «La crescita costante dei visitatori in città - dichiara Paoletti - sta modificando le scelte degli operatori del comparto commerciale, sempre più consapevoli non solo della necessità di accogliere adeguatamente gli ospiti, ma anche delle ricadute che derivano dall’apertura degli esercizi in giornate di potenziale buon afflusso di clientela».

«Un impegno che richiede sacrificio all’imprenditore e ai suoi collaboratori - integra Rigutti - ma sono convinto che porterà risultati positivi trasversali a medio termine, soprattutto in presenza di politiche adeguate di promozione del territorio, di interventi e progettualità in grado di incrementare in misura sempre maggiore l’attrattività della città».

Di recente PromoTurismo Fvg ha comunicato alcuni dati sul comparto dell’ospitalità relativi a Trieste. Complessivamente gli arrivi sono stati 442.391, in crescita del 6,4% rispetto all’anno precedente; le presenze - ovvero il numero delle notti trascorse - è salito dell’8,7% a 1.063.584. Gli affittacamere hanno registrato un clamoroso boom a +51,8%. Anche case e appartamenti privati, sempre secondo queste statistiche, rappresentano una voce dinamica, con 39.405 arrivi (+22%) e 172.256 presenze (+17,7%).

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