A Trieste chiudono anche i negozi griffati

Dopo la svendita, saracinesche giù per Thun di piazza Goldoni, Tudor (scarpe) e Valmoda
Lasorte Trieste 10/01/14 - Piazza Goldoni, Negozio Thun
Lasorte Trieste 10/01/14 - Piazza Goldoni, Negozio Thun

L'inizio del nuovo anno porta con sè alcune chiusure nel comparto del commercio. A breve, dopo la svendita totale chiuderanno il negozio della Thun di piazza Goldoni e il calzaturificio Tudor di viale XX Settembre. Ha già abbassato da settimane le serrande il negozio di pelletterie Valmoda all'angolo tra via Battisti e via Carducci, per anni tra i principali punti vendita delle profumerie Cosulich. I gestori del negozio Thun, preso letteralmente d'assalto nei primi giorni di svendita totale, hanno deciso per la chiusura anche a fronte degli esorbitanti affitti imposti dalla Fondiaria Sai. Che, malgrado le richieste di una riduzione, non ha mai inteso rivedere i contratti d'affitto dei fori commerciali di sua competenza è sistemati al piano terra del palazzo di via ponte della Fabbra.

Per lo stesso motivo lo scorso anno se ne è andato il marchio di pelletterie Italo Mariani e a breve, malgrado il forte afflusso di clienti, se i termini di locazione non cambiano, lascerà quel tratto della città anche il punto Vodafone che si sta attivando per cercare un nuovo foro commerciale. Se succedesse, via Ponte della Fabbra rimarrebbe completamente vuota. Possono invece rimanere tranquilli i clienti del negozio di abbigliamento da uomo Gentlemen. La titolare dell' esercizio che negli ultimi anni si è spostato dallo storico locale di corso Italia a via Diaz, spiega che «il negozio non chiude come molti hanno immaginato vista la svendita, ma verrà solamente gestito da una nuova società».

Il nuovo anno porta con sè anche alcune aperture, come quella del nuovo punto vendita de La Furlana, marchio di biancheria da uomo e donna, che sta ultimando di allestire il negozio all' angolo tra via Carducci e via Reti, un tempo occupato dalla parafarmacia Salus. Ma questo sarà indubbiamente l' anno che coronerà la ripresa definitiva della zona di via Muratti. Già il 2013 era stato per la via tra viale XX Settembre e via Crispi occasione di rilancio. Ora, ad arricchire la proposta in largo Bonifacio 1 sta per aprire Cibiamo, della Cibiamogroup presente anche nei centri commerciali distribuiti su tutto il territorio nazionale, nelle stazioni ferroviarie delle principali città italiane e in alcuni grandi aeroporti. Per il nuovo locale triestino che aprirà il prossimo mese di febbraio e dove verranno serviti piatti veloci, panini e pizze, l'azienda cerca giovani dai 20 ai 35 anni. Ad abbellire via Muratti è arrivato anche un fioraio, lo stesso che gestisce il frequentato negozio sul canale di Ponterosso. La sua rivendita di piante e fiori colora la galleria Besso di proprietà di Generali. Diversi invece gli esercizi pubblici sul mercato, tra questi anche noti ristoranti del centro. Ma nella maggior parte dei casi non esistono annuci, tutto avviene in maniera riservata. A pubblicare tanto di inserzione sui siti specializzati sulle cessioni di attività e sulle proposte di affitto di locali commerciali, ci sono il ristorante Al Cavallino Rosso di Opicina, l' enoteca al Pignolo in Cittavecchia, il bar di via San Nicolò situato tra il panificio Viezzoli e la Tecia e il ristorante la Sacra Osteria di Campo Marzio. Tra le nuove imminenti aperture va segnalata quella In the City, un' enoteca in via del Teatro gestita da Walter Omari - sarà il primo locale ad aprire nel complesso di palazzo del Tergesteo dopo la sua ristrutturazione - dove mangiare qualche cosa di veloce e che dovrebbe venire inaugurata entro la fine di febbraio.

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