A San Dorligo l’invasione delle rane carsoline

Centinaia di anfibi, spiazzati dal caldo dei giorni scorsi, si stanno riversando sulle strade
Un esemplare di rana dalmatina
Un esemplare di rana dalmatina

SAN DORLIGO DELLA VALLE. Salviamo le rane. Questo l’appello che lanciano i volontari dell’Associazione regionale Tutori stagni e zone umide per questo fine settimana a tutti coloro, residenti o frequentatori, intenzionati a transitare sulle strade del territorio Comune di san Dorligo della Valle Dolina. L’inedito caldo che sta caratterizzando l’inverno 2015-2016 ha anticipato di parecchie settimane le migrazioni delle nove specie di anfibi che popolano la zona, due delle quali sono a grave rischio estinzione, il rospo comune e la rana dalmatina. Per raggiungere le pozze e le raccolte d’acqua dove vanno regolarmente a riprodursi, abbandonando le aree nelle quali svernano, queste varie tipologie di rane si spostano in massa e solitamente attraversano tutte assieme le strade del Comune di San Dorligo della Valle, in particolare i tratti che portano alle frazioni di Mattonaia e Caresana.

«Chiediamo a tutti gli automobilisti e alla popolazione residente di fare attenzione – spiega in una lettera indirizzata a tutte le autorità e istituzioni locali Carlo Fonda, presidente dell’associazione regionale – perché il passaggio di pochi veicoli può portare alla morte per schiacciamento di molte centinaia di individui».

Il punto più pericoloso, perché storicamente attraversato dalle rane nelle loro migrazioni post invernali, è quello della strade provinciali 13 e 23 fra San Dorligo della Valle e Caresana. Molti sono i volontari che hanno già annunciato, alla stregua di quanto hanno fatto negli scorsi anni, la loro disponibilità a schierarsi lungo le strade interessate dalle migrazioni per segnalare agli automobilisti la presenza delle rane sulla carreggiata. «Distribuiremo anche un volantino informativo in lingua italiana e slovena - riprende Fonda - nel quale si illustra la valenza scientifica e naturalistica della presenza di queste nove specie di anfibi che popolano anche l’area che circonda il parco serbatoi della Siot». Gli esperti sostengono che questi animali si spostano soprattutto nelle ore serali e notturne dei giorni piovosi e umidi. In sostanza le giornate ideali per le loro migrazioni sono proprio queste. I volontari saranno presenti in gruppi di 3, prevalentemente nelle ore serali dalle 18.30, cioè dall’imbrunire, fino alle 22, indosseranno i giubbotti catarifrangenti omologati, che li renderanno visibili agli automobilisti, ai quali consegneranno i volantini e daranno le spiegazioni del caso.

Vista l’impossibilità di procedere alla chiusura delle strade interessate dal fenomeno, la salvezza di migliaia di esemplari è affidata alla sensibilità e al buon senso dalla popolazione residente e di quanti attraverseranno in automobile il territorio del Comune di San Dorligo della Valle. Siccome sarà impossibile evitare del tutto qualche schiacciamento, i volontari provvederanno anche alla conta degli animali morti. Anche il Comune farà la sua parte. «Metteremo laddove possibile segnali e transenne – promette l’assessore Franco Crevatin - affinché la cittadinanza in movimento sia avvertita, rallenti o addirittura cambi strada in quell’arco di tempo».

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