A Muggia multe da 500 euro a chi “aiuta” la zanzara tigre
MUGGIA. Un vademecum per combattere il prolificare del "nuovo" nemico dei muggesani: la zanzara tigre. Con una ordinanza il sindaco Nerio Nesladek ha messo nero su bianco i provvedimenti per la prevenzione e il controllo dell'infestazione delle malattie trasmesse «da insetti vettori ed in particolare dalla zanzara tigre». Per i trasgressori previste sanzioni amministrative fino a 500 euro. Una presa di posizione effettuata in seguito all'epidemia di infezione umana da Zika virus, «già diventata un'emergenza di sanità pubblica di livello internazionale».
A livello muggesano il principale indiziato è l'Aedes albopictus, per il volgo la zanzara tigre, prolificatasi in Italia nell'ultimo decennio. L'intervento principale per la prevenzione è la massima riduzione possibile della popolazione delle zanzare. Da qui la necessità di «rafforzare la lotta alla zanzara tigre, agendo principalmente con la rimozione dei focolai larvali e con adeguati trattamenti larvicidi».
Nel mirino del Comune dunque la necessità di disporre di misure straordinarie che si rivolgano alla generalità della popolazione presente sul territorio comunale, ai soggetti pubblici e privati, alle imprese ed ai responsabili di aree particolarmente critiche ai fini della proliferazione del fenomeno, quali «cantieri, depositi, aree dismesse, parcheggi, scarpate, orti, vivai, serre, depositi di copertoni anche temporanei, attività di rottamazione e di stoccaggio di materiali di recupero, cimiteri e altre attività industriali, artigianali e commerciali» che possono dar luogo anche a piccole raccolte di acqua e conseguenti focolai di sviluppo larvale. Ma cosa recita dunque l'ordinanza? Innanzitutto l'obbligo di evitare l'abbandono, anche temporaneo, negli spazi aperti pubblici e privati di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana ed evitare quindi qualsiasi raccolta d'acqua stagnante.
Obbligo, poi, di trattare l'acqua presente in tombini, griglie di scarico, caditoie, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, ed in tutti gli altri spazi di raccolta, «ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida». I muggesani dovranno poi tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce e rifiuti in modo da evitare il ristagno di acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza. Importante poi provvedere al taglio periodico dell'erba nei cortili e nei terreni scoperti dei centri abitati e nelle aree ad essi confinanti. Vige anche l'obbligo di mantenere in perfetta efficienza le grondaie, evitando la presenza nelle stesse di foglie o altro materiale, effettuare regolari manutenzioni delle vasche e delle fontane ornamentali, accertandosi che non vi siano perdite di acqua nell'impianto, introducendo pesci larvivori (come i pesci rossi o la Gambusia) in alternativa all'impiego di prodotti di sicura efficacia larvicida.
Per i muggesani che hanno un orto è obbligatorio eseguire l'annaffiatura diretta, tramite pompa o con contenitore da riempire di volta in volta e da svuotare completamente dopo l'uso. Ai responsabili di qualsiasi cantiere, è fatto obbligo di evitare raccolte di acqua in aree di scavo, in bidoni e altri contenitori.
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