A Gorizia Gusti di frontiera resta in stand-by mentre Contea slitta a settembre

L’edizione del galà rimane legata all’evoluzione del virus. Confermata la manifestazione culturale: sarà in Castello
La prima edizione di Contea. Foto Bumbaca
La prima edizione di Contea. Foto Bumbaca

GORIZIA L’edizione 2021 di “Gusti di frontiera” si farà solo se non ci saranno più le ormai arcinote limitazioni imposte dal Covid-19. Se non si potrà far svolgere la manifestazione-ammiraglia in libertà, si opterà per il suo annullamento.

Intanto, in questa fase di incertezza, si definiscono i contorni della seconda edizione di “Contea” che si sarebbe dovuta svolgere il 28 aprile, quando la città festeggerà i 1.020 anni. In realtà, avrà luogo più avanti, a settembre, proprio per evitare che il coronavirus e le misure di contenimento si mettano di traverso.

La prima anticipazione riguarda il tema. L’edizione 2021 di Contea avrà come filo conduttore la figura di Dante Alighieri. «Facciamo una premessa: questa manifestazione, prevista per fine aprile, in occasione del compleanno della città, sarà sicuramente spostata a settembre per ovvie motivazioni collegate alla situazione dell’epidemia in atto che ci induce a non rischiare di mettere in piedi un evento in tempi ravvicinati ma di prevederlo fra qualche mese. Quindi, nel caso in cui “Gusti di frontiera” dovesse essere organizzato, ma solo se sarà possibile farlo in tutta libertà, Contea prenderà il posto del Salotto del gusto se invece “Gusti” non sarà realizzato si darà vita solamente alla manifestazione Contea la cui dislocazione sarà sicuramente più gestibile. In ogni caso, il protagonista sarà sicuramente Dante».

Gli fa eco l’assessore comunale alla cultura, Fabrizio Oreti. «Per il momento, siamo ancora in fase di ideazione - precisa - ma l’orientamento è quello di realizzare Contea in Castello tenendo presente che sarà già in funzione l’ascensore e che, quindi, il pubblico potrà raggiungere il maniero con estrema facilità. Stiamo pensando, ovviamente Covid permettendo, di creare delle scenografie che ricordino alcuni canti della Divina Commedia ma anche l’immagine della grotta di Tolmino che avrebbe ispirato Dante mentre era ospite del conte Enrico II di Gorizia. Non ci saranno solamente incontri con autori, all’aperto o in caso di pioggia nelle sale del castello, ma anche spettacoli teatrali, concertini e momenti conviviali. Penso che potrebbe essere un’edizione di Contea davvero... spaziale».

Intanto, per cominciare subito a promuovere Gorizia come città legata alla figura di Dante Alighieri, il Comune ha subito verificato la possibilità di valorizzare la Divina Commedia in miniatura realizzata nel 1888 dal tipografo goriziano Francesco Cossovel con l’acquisto di qualche decina di copie da trasformare in dono di rappresentanza per autorità e personaggi illustri in visita alla città. Un testo redatto “a mano libera, senza uso di lente, composto di 14.233 versi”. «Più approfondiamo e più scopriamo legami di Gorizia con Dante - conclude il sindaco - e, allora, perché non sfruttarli e ricordare uno dei valori importanti della nostra città, quello dell’italianità? Oggi come allora?». —

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