Via ai lavori di restauro al Bagno di Stoia a Pola. Il vicesindaco Cergnul: «Pronto tra 18 mesi»

È un luogo simbolo per gli italiani della città, fu costruito nel 1934

Stanziati 4,75 milioni, di cui 2,7 del Comune, il resto da fondi europei

Valmer Cusma
La struttura
La struttura

Finalmente a conclusione di un lungo e a volte tormentato percorso ammininistrativo e burocratico, è stata avviata la ricostruzione del popolare Bagno di Stoia, una testimonianza della componente italiana della città. Venne costruito durante il Ventennio per la precisione nel 1934, su progetto del giovane architetto polese Enrico Trolis. Dopo 70 anni di onorato servizio è iniziato il degrado causato da trascuratezza e mancanza di manutenzione, tanto da essere diventata una struttura da film horror.

La rinascita

«Tra 18 mesi a conclusione dei lavori il bagno tornerà a risplendere di piena luce nella sua seconda giovinezza», ha affermato ieri il vicesindaco italiano di Pola Bruno Cergnul in una conferenza stampa nello stabilimento. «Sarà uno stabilimento a 5 stelle dove i polesani esuli e rimasti potranno nuovamente ritrovarsi nei mesi estivi», ha assicurato. «Certo, il bagno è stato frequentato di tanto in tanto anche durante la sua fase di trascuratezza, però l’immagine non era per nulla edificante, senza contare i pericoli per l’incolumità delle persone», ha proseguito. Cergnul non ha nascosto la sua commozione per l’avvio dei lavori in quanto affettivamente legato allo stabilimento la cui ristrutturazione rientrava nel suo programma elettorale della primavera 2021. Ha voluto ringraziare l’amministrazione municipale in primo luogo il sindaco Filip Zoričić intervenuto all’incontro stampa, per l’impegno profuso per permettere l’avvio della ristrutturazione.

Quasi 5 milioni di lavori

Il costo dei lavori è di 4,75 milioni di euro di cui 2,7 milioni a carico della città di Pola mentre il resto è stato erogato a fondo perduto dalle casse europee tramite il Programma Itu. Il progetto venne steso nel 2019 dall’architetto Mario Smilović della ditta Arhi di Pola, nel rispetto dei vincoli imposti dalla Soprintendenza ai beni culturali, per cui nella sua nuova veste lo stabilimento balneare non dovrà cambiare immagine neanche di un millimetro rispetto all’originale.

Cento cabine rimesse a nuovo

Una delle peculiarità del centro balneare sono le 100 cabine che verranno rimesse a nuovo. Nell’area verranno abbattuti 12 alberi ma piantati altri 14, saranno ricavati 50 posti auto con il parcheggio al costo di 2 euro per tutta la giornata. L’ingresso al bagno per chi arriva a piedi sarà gratuito.

Il progetto è rimasto per anni nel cassetto a causa delle difficoltà di ordine finanziario. E a ritardare i tempi dell’intervento sono state le prime due gare d’appalto nelle quali le offerte delle ditte partecipanti erano superiori all’importo disponibile. Al terzo tentativo è stata scelta la ditta Fracasso Production di Fiume la cui offerta rientrava nei parametri richiesti. 

 

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