La ministra per le disabilità Locatelli a Trieste: “Primo passo: dare riconoscimento al caregiver famigliare”

La ministra per le disabilità Alessandra Locatelli in visita a Trieste. Foto Lasorte
La ministra per le disabilità Alessandra Locatelli in visita a Trieste. Foto Lasorte

TRIESTE «Bisogna partire dal riconoscimento del caregiver familiare, cioè quelle persone che amano e curano e sono impegnate 24 ore su 24 ad accudire, magari anche di notte quando la persona con gravissima disabilità ha delle crisi. Bisogna partire da lì, io insisterò moltissimo».

Così la ministra per la disabilità Alessandra Locatelli rispondendo a una domanda sull’iter per il riconoscimento di questa figura, a margine di un incontro a Trieste, in Regione Friuli Venezia Giulia.

Il Friuli Venezia Giulia - ha spiegato Locatelli - «è all’avanguardia su tanti temi e anche sul guardare al futuro per le famiglie e i ragazzi con disabilità. Purtroppo a livello nazionale siamo fermi da qualche anno perché ci sono state proposte alla Camera e al Senato che si sono arenate. Adesso - ha detto - abbiamo individuato delle tappe; viene istituito in questi giorni il tavolo sul quale trovare un minimo comun denominatore per dare questo riconoscimento alla figura del caregiver familiare».

Locatelli ha poi indicato la «necessità che si intreccino le norme regionali - anche in Lombardia è stata fatta una legge quadro per il riconoscimento - e quelle nazionali. A livello nazionale - ha precisato - avremo la possibilità di individuare tutele, defiscalizzazioni, garanzie per la figura del caregiver familiare convivente e altre attenzioni per il resto della famiglie per chi accudisce. A livello regionale si va invece nella direzione del sostegno, di un accompagnamento e soprattutto di garantire i servizi. Perchè le persone che accudiscono - ha concluso - vogliono essere accompagnate, non sostituite».

Un testo unico sulla disabilità. Accertamento della invalidità civile 

«Appena finita la piena attuazione della legge delega sulla disabilità», entrata in vigore il 23 dicembre 2021, «voglio immaginare un testo unico sulla disabilità», ancora la ministra a margine dell’incontro con il governatore Massimiliano Fedriga.

«Dei cinque decreti della legge delega, uno sarà l’accertamento della invalidità civile, dopodichè si potranno armonizzare le norme» ha detto Locatelli.

La ministra ha poi precisato che «nella riforma delle pensioni alla quale stanno lavorando ministero del Lavoro e ministero delle Politiche sociali, ci va una attenzione particolare alle pensioni di invalidità. Poi c’è il tema dell’accompagnamento, ma tutto va armonizzato, e infine occorre il via libero per le risorse».

Sul tema disabilità e lavoro Locatelli ha spiegato che «è centrale in Italia e in Europa: dobbiamo fare un salto di qualità, non solo normativo - noi faremo una proposta di revisione della legge 68 - ma il salto di qualità vero deve arrivare nello sguardo: dobbiamo arrivare a pensare che ogni persona ha una competenza, un talento da valorizzare. Quando iniziamo a dare delle occasioni a tutti, anche i più fragili, immaginando che ognuno abbia potenzialità, allora - ha concluso la ministra - faremo un discorso di investimento dello stesso Paese. Dobbiamo immaginare quale è il valore aggiunto che ogni persona può portare».

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