Turisti, cittadini e consiglierei comunali in fila per immortalarsi al fianco del Vate “curto”, come è stato ribattezzato per via del rialzino marmoreo sotto i piedi a cui lo costringe la panchina “sarcofago” in piazza della Borsa
Il sindaco Dipiazza: «Era un grandissimo italiano. Una dedica a Trieste ci sta» L’inaugurazione dopo una notte in cui l’opera è rimasta vegliata e “sigillata”
Gli studiosi si interrogano sull’opportunità di celebrare una figura così controversa. Pupo: «La memoria di frontiera ha due facce». Mieli: «No a polemiche sul passato». Intanto in piazza della Borsa impazza il "pellegrinaggio" di triestini e turisti che abbracciano il Vate di bronzo e si fanno fotografare.