Volley maschile, il Cus Trieste rinuncia alla serie B

TRIESTE La serie B nazionale del volley maschile perde un'importante protagonista come il Cus Trieste, che in questi anni aveva alternato la presenza tra cadetteria interregionale e serie C. Il direttivo del Cus ha espresso la rinuncia alla partecipazione alla stagione 2023/2024 di Serie C di pallacanestro ed alla Serie B di pallavolo maschile, appena conquistata sul campo.
Una scelta dolorosa, per i risultati recenti delle due sezioni, ma che non ferma le attività accademiche: «Siamo arrivati a questa conclusione – queste le parole del Vicepresidente Vicario gialloblù Gianluca Messina - dopo attente riflessioni, che vanno ricondotte a motivazioni economiche ma, prima di ogni altra cosa, sono state prese per un altro motivo.
La ragione principale è infatti quella di dare sempre più spazio allo sport ed alla competizione sportiva per studenti medi e universitari, privilegiando l'aspetto promozionale e propedeutico delle attività sportive. Con l'idea di dare maggiore spazio agli studenti , offrendo loro un ampio panorama di attività sportive; in quest'ottica è giocoforza necessario addivenire ad un ridimensionamento della partecipazione a campionati agonistici che richiedono un notevole impegno economico e gestionale.
Questa scelta è in pieno accordo con i nuovi obiettivi della FederCUSI nazionale, che, mediante la modifica del proprio statuto, sta indirizzando chiaramente tutti i CUS di Italia». Come si è arrivati qui e che ne sarà dunque del Cus di B maschile? La direttiva della FederCusi e un dovuto ridimensionamento hanno portato a questo punto. I diritti sportivi della serie sono stati ceduti a titolo oneroso al Bassano Volley.
E i proventi sono finiti all'interno delle casse del budget globale che il Cus investe per migliorare le attività sportive. Il sondaggio con realtà volleistiche regionali e cittadine interessate era fallito, soprattutto per difficoltà economiche, ecco dunque che l'accordo col Bassano è risultato importante.
«Abbiamo onorato e vinto il campionato di C maschile, con la promozione, pur sapendo che una B nazionale sarebbe stata difficile da allestire – spiega ancora Messina -, con un range di spesa tra i 60 e gli 80 mila euro per affrontare una stagione. Abbiamo chiesto di venir ripescati e di trovare alloggio in C, ma il regolamento non lo prevede, quindi, a meno di qualche ritiro o di rimodellamenti dei campionati, dovremo ripartire dalla Prima divisione maschile territoriale».
L'indizione dei tornei è stata già comunicata, c'è ancora tempo fino al 7-8 agosto per eventuali cessioni di diritti e modifiche: diciamo che grosso modo entro metà di agosto si saprà del destino futuro del Cus maschile del volley. Conferma invece per la squadra di D femminile, in fase di mercato e di costruzione, e per altre sezioni sportive del Cus, tra le quali l'atletica leggera che ha ottenuto ottimi risultati ai recenti CNU.
E Messina poi conclude: «Non di meno, la mission del Cus Trieste prosegue e anzi vuole rafforzare l'attività sportiva e la sinergia tra studio e sport. Porteremo avanti, le nostre attuali attività e ne avvieremo di nuove. Il Cus non si ferma qui, ma rilancia anzi la propria immagine ed una progettualità legata agli studenti - atleti».
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