Volley, la favola di Noura nel reality delle azzurrine
TRIESTE. Dal Centro Coselli al Club Italia e alla nazionale italiana pre-Juniores il passo è grande. Ma il salto è addirittura triplo, se ti ritrovi ogni pomeriggio negli schermi dei salotti, delle camerette di amiche, dei bar di tutta la Penisola, grazie ad una trasmissione televisiva. A rendersi protagonista di questa nuova affascinante avventura è la triestina Noura Mabilo, la 16enne prodotto del vivaio del Coselli, che dalla scorsa estate è in forza al team giovanile del Club Italia di pallavolo impegnato in serie B1. “Spike girls-Schiacciatrici” è il nome del programma, una striscia quotidiana di 15 minuti trasmessa a partire da lunedì scorso da RaiSport 1, alle 15.20. Show ideato e confezionato dalla Lucky Dreams di Andrea Lucchetta, campione ora estroso commentatore della Rai, che ha l'intenzione di raccontare il percorso tecnico, le emozioni, il dietro alle quinte delle giovani atlete azzurre che vivono al Centro federale Pavesi di Milano.
Le 16 ragazze del Club Italia sono le otto confermate dalla scorsa stagione più 8 nuove atlete (tra cui la Mabilo) selezionate dal tecnico federale Marco Mencarelli. «Il campionato è una serie di test-match – afferma il selezionatore – dove c'è la possibilità di risolvere i problemi, avere più tempo per le atlete che sono le più promettenti d'Italia. Il nostro scopo è di portare ognuna di loro al più alto livello possibile».
E su quanto ci sia da sudare ne è consapevole Noura, divisa tra le ore a scuola, lo studio, quattro ore di allenamento, la manutenzione della propria stanza. Quando viene inquadrata, sul suo notebook si vede aperta la pagina di Facebook, di certo un modo per restare a contatto col proprio mondo: lei ammette di essere al primo anno al Club e di volere fare della sua passione il proprio futuro. Poi, al termine di un esercizio sulla sabbia, lo definisce “faticoso” e corre in fila col sorriso sulle labbra. «è un'esperienza molto divertente questa davanti alle telecamere – spiega Noura – anche se non c'è stato tempo di valutarla, è successo tutto così in fretta, dal Coselli a questo palcoscenico. Lucchetta è senz'altro un personaggio, fa ridere, ci sprona ed è pieno di entusiasmo. Non è semplice iniziare l'allenamento o fare qualche errore sotto gli occhi indiscreti della tv, ed essere seguite tutto il giorno, sia nello studio che durante la giornata. Ma poi ti ci abitui e ci si concentra solo sullo sport».
Più che una fiction, o un reality (come ce ne sono stati nel mondo del pallone, ndr), «Schiacciatrici» è un «documentario della realtà – lo definisce lo stesso Lucchetta - un racconto spontaneo e genuino, una storia vera di sedici ragazze che vivono assieme, che condividono una passione con fatica e determinazione, toccando con mano la possibilità di arrivare e di farcela».
Andrea Triscoli
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