Volley donne, la Simagas si gode il debutto da favola
TRIESTE. Debutto da favola per la matricola Simagas, che non poteva sperare di meglio del 3-1 nell'esordio in B1 al PalaTrieste contro l'Aduna Piove di Sacco (Pd). La potenza offensiva offerta dalle due ali, la toscana Adele Poggi e il capitano Alessandra Casoli, è stata di valore fondamentale. Contro le biancoblù padovane, la Casoli, miglior realizzatrice del match con 24 punti, ha dimostrato un braccio di prim'ordine e una costanza che valgono la categoria superiore, mentre la Poggi, oltre a sostenere con capacità la ricezione, si è spesso presentata come attaccante di seconda linea. Il ricorso alla “pipe” da zona sei, la zona centrale di seconda linea, ha fatto le fortune delle biancorosse ed è un'arma cui sono spesso ricorse le padrone di casa. Prestazione convinta della Sani, chiamata nel non facile compito, da ultima arrivata in casa Libertas, di sostituire l'infortunata Ceron, (in panchina per onor di firma), ma è Chicca Garbet ad aver entusiasmato (7 su 16 in attacco e migliore percentuale offensiva delle sue) e offerto un saggio della propria capacità, padroneggiando senza timore la zona-3 e tutto il muro, e producendosi in numerose azioni di veloce dall'alto del suo metro e 84. Un colosso negli attacchi di primo tempo, un argine difficilmente valicabile per gli attacchi avversari e quando la palla zigzaga nei dintorni nella rete.
Una sola battuta a vuoto per la Libertas, nel corso del secondo parziale, con un 2-9 nel cuore della frazione che sarebbe potuta costare cara, ma dal 21-20, invece di cedere alle paure e alle logiche del punto a punto, la Simagas si è rimboccata le maniche per rispondere subito con un 4-0 che ha di fatto regalato il doppio vantaggio. Tanti poi i match-point sprecati nell'epilogo di terza frazione: sul 24-21 sembrava già fatta, ma la tensione, svariate imprecisioni dai nove metri, e un po' di sfortuna, hanno allungato l'incontro sino al quarto periodo, risolto 27-25 dalle biancorosse in un finale nuovamente emozionante. Una difficoltà? Già la si conosceva: la diagonale regista-opposto non brilla certo per doti fisiche e centimetri, viaggiando intorno ai 170-174 centimetri. Ma ad un ben noto limite di altezza, le ragazze hanno risposto con grinta e reattività. La Neri ha cercato con pazienza di variare il gioco, affidandosi al contempo ai terminali più sicuri, mentre l'unica triestina in campo, Chiara Scabini, ha ben figurato con 14 punti e due servizi vincenti nella sua prima apparizione in B1.
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