Vascotto: «Mascalzone tradito dall’inesperienza Ma ci proveremo ancora»

«Abbiamo combattuto alla pari contro equipaggi di grande spessore Il nostro team era molto giovane, ma i nostri ragazzi sono davvero bravi e saranno protagonisti già nella prossima edizione»
TRIESTE
Team New Zealand, essendo arrivato primo alla fine dei due round robin, aveva il diritto di scegliersi l’avversaria per la semifinale e naturalmente ha scelto Desafio Espanol, la meno forte fra le quattro, nonostante regati in casa. Lascia così a scornarsi fra di loro Bmw Oracle e Luna Rossa, le due avversarie più pericolose. Nessuna sorpresa, dunque, negli accoppiamenti per la fase decisiva della Louis Vuitton Cup, che avrà inizio lunedì prossimo, dopo che ieri sono finiti gli ultimi due round robin.

Due sfide di semifinale che verranno disputate al meglio delle 9 regate.


Dovranno designare le due barche che si giocheranno il diritto di sfidare Alinghi per l’America’s Cup. Il timoniere di Luna Rossa, l'australiano James Spithill ha commentato: «Sarà un bel combattimento, una vera battaglia. Le barche sono molto simili e ci sarà da sudare. Prevedo regate dure, prestazioni molto ravvicinate. Basta guardare le ultime due regate, sempre a stretto contatto, non credo proprio che le prossime saranno differenti.

Se Spithill ha ancoira la testa pienamente immersa nella sfida, Vasco Vascotto ha già la valigia in mano. Lo skipper triestino di Mascalzone Latino, che ieri è sceso in regata per l'ultimo match con un grande spinnaker dedicato agli italiani, è pronto già per altre sfide. «Non vogliamo assolutamente disperdere tutto quello che abbiamo imparato. Sono stati commessi alcuni errori, è tempo di analizzarli prima possibile, per poi non commetterli più. L'ultima regata di mercoledì è stata importante quanto la prima: abbiamo imparato quel cinque per cento in più, considerato che i match sono stati venti. E sono davvero felice di aver imparato tanto».


Adesso cosa succede?

Varo il mio nuovo Transpac, con a bordo buona parte del team con cui ho lavorato in questi anni. Mille progetti, le cose proseguono, e spero di non disperdere quanto creato con questa sfida.


Ma torni alla Coppa?

Io mi auguro di tornare la prossima volta: se ci saremo, metteremo in pratica tutti gli insegnamenti. Come ho detto, ci sono stati errorini di gioventù, ma il grande onore di aver partecipato alla piu grande Louis Vuitton Cup di tutti i tempi resta. Il livello tecnico è stato molto elevato, la velocità delle barche tale da lasciare aperto qualsiasi risultato. Abbiamo battuto Team New Zealand e siamo stati molto vicini a battere Luna Rossa. Ma non è questo il punto: al di là dei singoli episodi, abbiamo la consapevolezza di aver lavorato e regatato alla pari avendo a bordo ragazzi molto giovani, che cresceranno da protagonisti. Chiudere qui sarebbe un vero peccato: Mascalzone Latino è diventato qualcosa di importante per l'Italia.


Domanda d'obbligo: chi vince la Louis Vuitton Cup?

Non voglio commettere una gaffe, ma davvero, penso Team New Zealand. E non dico contro chi vincerà in finale. Sarebbe esporsi troppo!.


E chi vince la Coppa?

Alinghi avrà al timone Ed Baird, una garanzia sul fronte della velocità della barca, che è già veloce per suo conto. Secondo me, Alinghi è una barca stupenda. Bisogna vedere se gli altri hanno un asso della manica. Tutto può contribuire: alette, profili, magari votarsi a qualche santo...

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