Unione, umiltà e personalità per superare l’emergenza

Pillon ha ottenuto due ottime prestazioni utilizzando un centrocampo più robusto e valorizzando il talento di Boultam nonostante una rosa quasi dimezzata
Il portiere del Perugia Fulignati raccoglie la palla scagliata in rete di testa da Reda Boultam
Il portiere del Perugia Fulignati raccoglie la palla scagliata in rete di testa da Reda Boultam

TRIESTE Quella contro il Perugia era forse la partita del trittico di fuoco che tutti si aspettavano di vincere. E la Triestina ha fatto il colpo con una gara tatticamente impeccabile ma soprattutto con il piglio adatto ad affrontare un avversario di altissimo rango. Pillon, per vincere la sua prima partita in alabardato, ha saputo trasferire ai giocatori l’umiltà che non fa a pugni con la personalità. Anzi la rafforza. E proprio la mancanza di umiltà e concretezza è stata fatale per un Perugia che ha dimostrato sul campo di avere forza e giocate per puntare al ritorno in B. La squadra di Caserta non ha avuto quelle accelerazioni e quella cattiveria sotto porta che sarebbero state indispensabili per mettere alle corte questa Triestina. Gli uomini a disposizione di Pillon, che continua ad avere una rosa quasi dimezzata dagli infortuni, erano gli stessi di una settimana fa. Ed è doveroso dare atto al tecnico trevigiano di aver messo in difficoltà prima Padova e poi il Perugia con una prestazione molto continua. In entrambe le partite la squadra è sempre rimasta compatta, con un atteggiamento leggermente più prudente all’Euganeo, con un approccio un po’ più aggressivo al Rocco. In parte per necessità, ma anche per scelta tecnica del mister, l’utilizzo di Boultam a fare da elastico tra centrocampo e attacco è stata la chiave delle due prestazioni. Così come la posizione centrale di Giorico ha dato maggior dinamismo alla linea mediana e più aiuti alla difesa.

Le performance da veterano di lusso nonostante la giovane età di Reda Boultam hanno fatto la differenza. L’olandese a Padova aveva messo lo zampino nelle azioni più pericolose, contro il Perugia il ragazzo si è ritagliato con due reti addirittura il ruolo di protagonista. Ma quello che ha impressionato maggiormente è la maturità calcistica dimostrata. Perché non è facile fisicamente ma soprattutto mentalmente concentrarsi sulla fase di copertura sul play-maker avversario e saper anche sganciarsi per dare un contributo alla fase offensiva che ha ritrovato in Granoche un punto di riferimento prezioso. La Triestina di Pillon, almeno quella vista in queste prime settimane, ora agisce prevalentemente in verticale. Un assetto e un modo di giocare indubbiamente diverso dalla manovra in ampiezza che era la caratteristica della squadra di Gautieri. Questa Unione crea meno occasioni (che poi spesso in passato non venivano capitalizzate), ma è più compatta consentendo anche un minor dispendio di energie. Resta da verificare se questo atteggiamento sia efficace anche con le squadre tecnicamente più modeste che tendono a chiudersi a riccio. Ad ogni modo, se il tecnico continuerà su questa strada, quando potrà avere a disposizione le due punte Litteri e Gomez (e anche Procaccio ad alternarsi con Boultam o da interno) il potenziale sarà molto alto. Per ora resta da affrontare la trasferta di Bolzano con quello che c’è (anche Capela e Mensah si sono infortunati). Pillon sta affrontando con serenità la situazione che gli deriva dall’insediamento recente e dalll’esperienza. Chissà che questa Unione non riservi qualche altra gradita sorpresa.

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