Unione e basket alla domenica, un’occasione perduta
Il prossimo fine settimana ci dirà di che pasta son fatte veramente le due alabarde. Il basket al sabato sera, il calcio la domenica. Mancano, però, le storiche doppiette calcio-basket degli anni 80 nello stesso pomeriggio, quando la tifoseria migrava felice dallo stadio Grezar al palasport di Chiarbola per una goduriosa full-immersion del tifo domenicale.

Tifosi alabardati allo stadio Rocco
TRIESTE Ci lasciamo alle spalle una settimana difficile, come aggettivo può bastare: significa tutto quello che volete o potete aggiungere.
E allora ben vengano le mille vele della “nostra” festa che si ripropone dopo oltre mezzo secolo.
Ci aiuteranno a star meglio: non dico a dimenticare, perché quei due ragazzi Trieste se li porterà nel cuore per sempre, ma a ritrovare un mezzo sorriso questo sì.
E per un fine settimana almeno, cercheremo anche di dimenticare le mille traversie di calcio e basket, le loro sconfitte, la loro complicata partenza, il loro futuro ancora tutto da scrivere.
Per una domenica saliamo tutti sulla stessa barca con un pizzico di spensieratezza: tanto la Barcolana ha solo vincitori, chi se li ricorda mai quelli che non vincono?
È la festa di una città, che Trieste si merita almeno un po'.
Le trasferte di Reggio Emilia e Sassari restino pure sullo sfondo.
E chissà che senza dargli troppo peso – ci suggerisce la Palla, inspiegabilmente ottimista - non finiscano per regalarci qualcosa…
Più importante sarà comunque il fine settimana che verrà: quello sì ci dirà di che pasta son fatte veramente le due alabarde. Il basket al sabato sera, il calcio la domenica.
Peccato, questa è un’occasione perduta per la Trieste sportiva.
Quella di riproporre nello stesso pomeriggio le storiche doppiette calcio-basket degli anni 80, quando la tifoseria migrava felice dallo stadio Grezar al palasport di Chiarbola per una goduriosa full-immersion del tifo domenicale.
Ma, lo sappiamo, oggi è tutto più complicato: ordine pubblico, viabilità, dirette tv.
Ci sarebbe piaciuto un “tutti nella stessa barca” anche qui, per farci coraggio e spingere assieme le due amate fuori dal pantano di inizio stagione. Ma va bene anche così, visto che sul fatto di dover… remare assieme ci son pochi dubbi a proposito.
Nell’attesa, stasera tifiamo semplicemente Italia per brindare all’Europeo conquistato dagli azzurri che per l’occasione, in omaggio al loro Risorgimento, si vestiranno di verde (?!?).
Non bastava infatti vedere la casacca juventina ridotta a divisa di un fantino e in alternativa la maglia bianca e rossa della Polonia.
Ci dicono, “è il marketing, bellezza”. E allora per una volta ringraziamo di cuore le nostre amate, che sul rosso delle loro divise almeno non sgarrano.
La maglia è un simbolo, con il suo colore e il suo stemma: se proprio devo mangiarmi il fegato, lo faccio per i rosso-alabardati, non certo per un completino fucsia…
giovannimarzinini@gmail.com
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