Unione, a Lecce con due soli nuovi acquisti
Dal mercato cinque innesti ma solo Minelli e Tabbiani partiranno tra i primi undici
TRIESTE
Finita la piccola orgia del mercato di gennaio, ora tocca a Rolando Maran fare la riequilibratura delle gomme. La scorsa settimana non c’era tempo, a soli due giorni dalla chiusura delle liste di trasferimento la Triestina aveva la partita con il Chievo e quindi nulla era stato toccato. Troppo pericoloso. Il tecnico non aveva neanche tutti i nuovi «pezzi» a disposizione visto che il brasiliano Babù si è unito alla compagnia appena lunedì. In questi giorni che hanno preceduto la difficile trasferta di Lecce sono invece cominciati i lavori di riadattamento e inserimento. Seppure spalmati nell’arco di un mese sono sempre arrivati cinque nuovi giocatori e altri quattro sono usciti.
L’impianto della squadra fortunatamente non è stata scalfito, i titolari sono tutti rimasti, compreso Pablo Granoche (molto ambito anche all’estero) ma ogni innesto comporta un processo di riequilibratura sia all’interno del gruppo sia negli schemi di gioco. Per Mauro Minelli, come si è visto chiaramente in queste ultime partite, non esiste alcun problema. Ha preso il comando della difesa senza alcun atto di forza, è come se fosse nell’Unione da due anni. L’altro giocatore che sembra destinato a diventare un punto di riferimento della squadra di Maran è Luca Tabbiani, il quale ha già convinto all’esordio contro il Chievo. E’ un giocatore che magari non fa cose stratosferiche, non salta facilmente l’uomo, ma che copre tutta la fascia e quindi molto importante sotto il profilo tattico. Generoso e prezioso al tempo stesso.
Da quella parte però potrebbero giocare anche Sgrigna (ma è più punta) che il nuovo arrivato Babù. Il brasiliano gioca anche a destra ma quando è in condizione è più offensivo perchè mira ad arrivare sul fondo o a puntare l’uomo. Domani dovrebbe andare in panchina ma adesso l’allenatore Maran ha solo l’imbarazzo della scelta. Restanoo Rizzi e Acerbis che non sono proprio dei comprimari. Il primo ha lasciato Mantova proprio perchè giocava poco, ma ora che Pesaresi ha ritrovato la forma psico-fisica non sarà facile per lui sottrargli la maglia. Ma esistono anche problemi di bilanciamento, considerato che Rizzi è un terzino d’attacco. Con Testini potrebbe convivere senza lasciare sguarnita la corsia di sinistra, meno con Sgrigna.
Anche Acerbis cova legittimamente sogni di gloria. Con l’AlbinoLeffe ha chiuso (è stato però ceduto in prestito) e cerca il rilancio a Trieste dove però deve fare i conti con un David Dei che alla fine è riuscito a scalzare Gegè Rossi. Il numero uno alabardato non è solo diventato una sicurezza è anche uno dei leader dello spogliatoio assieme ad Allegretti. Con Tabbiani, Milani, Sgrigna e Piangerelli, Maran si è circondato di fidi scudieri. Con i primi tre ha ricreato un piccolo Bari. Servono per una navigazione tranquilla.
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