Unione 2012, Santoni subito in gol: «Debutto perfetto»

Calcio Serie D. Per l’ultimo ingaggio dei rossoalabardati tutto in 11 minuti: entra in campo al posto di Kabine e trova la rete
Lasorte Trieste 06/09/15 - Triestina - Liventina,
Lasorte Trieste 06/09/15 - Triestina - Liventina,

TRIESTE. Non è una cosa così frequente per un calciatore indossare da appena undici minuti una nuova maglia e andare subito in gol. È successo domenica a Stefano Santoni, ultimo ingaggio in ordine di tempo dell’Unione Triestina 2012, partito in panchina contro la Liventina ed entrato a metà ripresa al posto di Kabine.

Poco dopo, quando Zubin gli ha servito su un pallone d’oro sulla sinistra, Santoni è rientrato sul destro e ha piazzato un vellutato tiro sul sette. Miglior debutto non poteva immaginarlo: «Sì, in effetti è stato un esordio perfetto – afferma Santoni – l’importante comunque era vincere. Poi il fatto che per me sia arrivato il gol è stata una gioia doppia».

Torinese, 26 anni il prossimo novembre, Santoni lo scorso anno ha giocato in D nella Robur Siena (15 presenze e 2 gol), mentre nella stagione precedente era in C2 al Bra (24 presenze e 3 gol). In precedenza ha vestito le maglie di Real Vicenza, Alessandria, Pro Vercelli (con presenze anche in C1) e Canavese.

Santoni, ma la palla voleva metterla lì nell’angolino?

Beh, quando ho visto il portiere in uscita che si è abbassato, io la palla l’ho alzata. È stato un bel gol, ma alla fine l’importante è che sia entrata.

Come è nato il suo approdo a Trieste?

Era un po’ di tempo che c’era questo interessamento da parte della Triestina: io sono rimasto colpito dal buon progetto, la squadra è forte e ci sono i presupposti per far bene, così quando la possibilità si è concretizzata ho accettato subito.

In effetti pare che il mister cercasse proprio un giocatore con le sue qualità.

Chiunque si trova qua, è perché andava bene al mister. Ognuno con le sue caratteristiche e pronto per mettersi a disposizione. La concorrenza in attacco? Uno pensa solo a lavorare bene in settimana e dare il massimo, poi è il mister che fa le sue scelte.

Quali sono allora le sue caratteristiche?

Sono un esterno di attacco, un brevilineo a cui piace puntare l’uomo, mettere in porta i compagni e se possibile far anche gol. Di piede sono destro ma ho quasi sempre giocato a sinistra perché mi piace rientrare sul piede buono, ma posso giocare su entrambe le fasce.

Come le sembra il livello della squadra?

Assolutamente buono, alcuni giocatori li conosco per averci già giocato contro. Quanto al fatto che sono appena arrivato, sono stato accolto benissimo per farmi integrare subito all’interno del gruppo.

La sua condizione a che punto è?

In questo momento stavo lavorando da solo a Torino per conto mio. Adesso devo solo mettere minuti nelle gambe per trovare la condizione giusta.

Ha giocato in C2 ma anche in C1: c’è il rammarico per essere ancora in serie D?

Ho avuto la fortuna di arrivare fino alla C1 con la Pro Vercelli e sempre con la squadra piemontese anche in serie B, anche se fra i cadetti non ho mai giocato. Ma questo è il calcio, il mio obiettivo adesso è fare bene e ovviamente scalare le categorie, magari anche con questa maglia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo