Ultimo test per Cagliari-Inter Il Rocco attende uno sconto

Domani i delegati della società sarda in città per una serie di incontri Sarà decisivo il pronunciamento dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive
Di Guido Barella
Lasorte Trieste 24/04/12 - Cagliari Catania,
Lasorte Trieste 24/04/12 - Cagliari Catania,

TRIESTE. I delegati del Cagliari Calcio saranno a Trieste domani pomeriggio per partecipare a un vertice con Prefettura, Comune e Questura. All’ordine del giorno della riunione un unico punto: la possibilità di organizzare domenica prossima al “Rocco” la partita di serie A Cagliari-Inter, visto che la società sarda ha deciso di interrompere il proprio rapporto con il Comune di Quartu per quanto riguarda l’impianto di Is Arenas e deve trovarsi una sede di gioco per le ultime quattro gare casalinghe della stagione.

L’ultima parola Eppure quella di domani non sarà ancora la giornata decisiva per la soluzione del “giallo”. L’ultima parola infatti spetta all’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, l’organismo del Viminale del quale fa parte anche la Federcalcio che è l’unico abilitato a dare il “nulla osta” definitivo. L’Osservatorio ha già ricevuto in questi giorni una relazione del questore di Trieste Giuseppe Padulano in merito alla situazione del “Rocco” sotto il profilo della gestione dell’ordine pubblico. E il questore nel suo rapporto non ha potuto non rilevare come il problema ancora aperto sia quello relativo all’impianto di videosorveglianza, non a norma. Starà quindi all’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive decidere se è possibile garantire l’ordine pubblico con una potenzialità nella videosorveglianza differenziata, ovvero utilizzando le telecamerine mobili normalmente in uso alla Polizia scientifica. Ma la riunione definitiva dell’Osservatorio sarà convocata ovviamente non prima di martedì mattina se non addirittura (e, anzi, molto probabilmente) nella giornata di mercoledì. E fino ad allora quindi non si saprà dove si giocherà Cagliari-Inter. Per non parlare di Cagliari-Udinese del 28 aprile che sollecita a sua volta tutta un’altra serie di attenzioni. «Ma pensiamo a uno step alla volta» ammonisce il questore di Trieste Padulano, che invita anche a dare la giusta dimensione al problema: «Stiamo parlando di una partita di calcio!»

Il Comune chiarisce. Intanto l’assessore allo Sport Bruno D’Agostino ripete una volta in più: «Magari poter ospitare le partite del Cagliari al “Rocco”. Ne saremmo ben felici». Questo dopo che il sindaco Cosolini aveva affidato a Twitter il suo pensiero: «Non è che il Comune non vuole, anzi! Il problema che cerchiamo di risolvere sono i tempi dei lavori necessari». E infatti, spiega, il Comune (sollecitato nella giornata di ieri anche da un intervento del capogruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio Cesare Cetin): «Poiché fino a qualche giorno fa l’opzione che il Cagliari dovesse giocare a Trieste le sue partite era solo un’ipotesi e considerati i vincoli, che dovrebbero essere ormai noti, del Patto di Stabilità, l’operazione di adeguamento dello stadio Nereo Rocco non era sicuramente considerata un’opera indifferibile e urgente. Invece, non appena si è evidenziato l’opportunità che il Cagliari facesse del “Rocco” il proprio campo da gioco, il Comune di Trieste ha subito ordinato l’impianto necessario e, non più tardi di venerdì, ha sollecitato che l’ordine venisse accelerato». Il Comune di Trieste sta dunque facendo il massimo per assicurare la fornitura delle telecamere: «Sarebbe infatti ben felice - conferma - di ottenere una deroga o avere un’alternativa per poter ospitare le partite del massimo campionato».

La smentita Il Comune sottolinea anche che il Cagliari ha diramato venerdì un comunicato stampa impreciso («e infatti il direttore sportivo rossoblù si è già scusato con il sindaco Cosolini») in quanto - come spiega una nota diffusa dal municipio di Trieste - «non è che il Comune ha dato la propria disponibilità ma è la Lega Calcio che ha assicurato al Cagliari la disponibilità del Ministero dell’Interno a trovare una soluzione, disponibilità però ancora non confermata all’Amministrazione comunale triestina». Come dire appunto che ci sarebbe un impegno ad alti livelli per chiudere un mezzo occhio sul problema dell’impianto di videosorveglianza. Ma questo sarà verificato soltanto al momento della riunione dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.

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