Udinese-Napoli, i tifosi della Curva Nord avvertono: «Niente festeggiamenti nella nostra città»
Il comunicato rilasciato sui social: è una gara da circoletto rosso da quando si verificarono incidenti nel 2010. Massima allerta alla Digos

UDINE. Parlare di minacce è forse eccessivo, sta di fatto che il comunicato emesso sabato 29 aprile sui social dalla Curva Nord Udinese 1896 sta facendo discutere, alzando inevitabilmente la tensione a cinque giorni dalla sfida con il Napoli fissata, dopo varie vicissitudini, per giovedì 4 maggio allo stadio Friuli, alle 20.45.
Il testo, sin troppo eloquente, degli ultras bianconeri recita così: «Non abbiamo mai permesso a Juventini, Milanisti e Interisti di festeggiare nella nostra città. Allo stesso modo, a maggior ragione, non sono graditi né tollerati festeggiamenti di alcun tipo da parte dei napoletani. Udine è solo bianconera. RISPETTO!!!».
Interpretazione
In queste situazioni il rischio che le parole vadano oltre le reali intenzioni è forte. Per quanto è stato possibile capire "il problema” per gli ultras bianconeri non sarebbe tanto di avere due terzi dello stadio a idolatrare Osimhen e compagni, quanto quello di assistere a caroselli in città da parte dei tifosi napoletani.
Può dare fastidio, ma deve finire lì: siamo in un paese civile. Si possono accettare i cori e gli sfottò, fa parte del gioco, ma sempre nel rispetto del prossimo. Anche perché è facile immaginare la reazione che un comunicato di tale tenore può avere sulla piazza napoletana.
Un’iniziativa, quella dei sostenitori più caldi del tifo bianconero, comunque non isolata. A proposito di comunicati, infatti, gli ultras dell’Atalanta ne hanno emesso uno molto simile. E, a dire il vero, molto più esplicito: anche loro non vogliono caroselli partenopei nella loro città.
Precedenti
La rivalità tra le due tifoserie è nota e va oltre l’aspetto sportivo. Se poi ci sono dei precedenti violenti (e ci sono stati) che alimentano queste ruggini tutto si amplifica. E si complica.
Sono ormai passati tredici anni da quel 7 febbraio del 2010, quando all’esterno dello stadio Friuli si scatenò (a due ore dall’inizio della partita tra friulani e partenopei) una sorta di guerriglia. Un pullmino con a bordo “tifosi” napoletani arrivò fino all’esterno della Curva Nord per aggredire i rivali, che reagirono.
Ci volle un po’ perché le forze dell’ordine ristabilissero una sorta di normalità. Alla fine si contarono dodici persone ferita di cui tre poliziotti.
Nel 2015 arrivò la chiusura del processo per nove ultras napoletani (tutti condannati) un anno dopo per diciotto friulani: sei furono condannati, dodici assolti. Da allora Udinese-Napoli è sempre stata considerata una partita “a rischio” per l’Osservatorio. Nonostante questo nella passata stagione fu disputata in notturna e lo stesso orario è stato scelto per quella di giovedì.
Antenne dritte
Considerata l’annunciata invasione di supporters napoletani e le restrizioni adottate (i tifosi provenienti dalla Campania si accomoderanno nel settore ospiti, che può contenere al massimo 1.400 persone) è chiaro che ci sarà una presenza più massiccia del solito da parte delle forze dell’ordine.
Alla Digos l’allerta è massima, i timori si concentrano soprattutto nei settori dove le due tifoserie potrebbero mescolarsi (distinti centrali). —
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