Tutti i colori di una regata bellissima
Uno spettacolo, questa Barcolana numero 48. Uno spettacolo per tutti.
Per i professionisti delle barche da classifica che hanno dato vita a duelli emozionanti, a iniziare da quello tra Alfa Romeo - alla fine vincitore - e Maxi Jena Tempus Fugit risoltosi solo a metà del terzo lato, per proseguire con quelli per le posizioni successive, con Pendragon che ha risolto i problemi di una partenza a handicap risalendo fino al terzo gradino del podio. Per le centinaia di velisti della flotta che in barca vanno solo per passione e che la seconda domenica d’autunno celebrano la loro festa del mare. Per le centinaia di migliaia di spettatori che non hanno voluto perdersi lo spettacolo del Golfo attraversato da questa nuvola di vele e scafi di tutti i colori. I più fortunati in mare, sui gommoni a sfidare le onde e inzuppandosi d’acqua a ogni accelerata così come sulle motonavi, tenute, quest’anno, più lontane dal cuore dell’azione, ma comunque tribuna superprivilegiata. Tutti gli altri a riva, a cingere di affetto e di applausi bacino San Giusto, magico scenario dell’arrivo, così come ad affollare i punti più panoramici del Carso.
Uno spettacolo, questa Barcolana numero 48, capace di conquistare il cuore di Sir Ben Ainslie - un monumento della vela mondiale - come quello, ad esempio, dei cinque velisti americani facenti parte del team di Alfa Romeo, che già si sono prenotati per tornare il prossimo anno. Perché la passione per la Coppa d’Autunno, la passione della Trieste del mare, è una malattia bellissima. E contagiosa. Se poi offre uno spettacolo anche sportivo unico come quello di ieri...
GuidoBarella
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