La Triestina vince ancora con il rigore di Olivieri

Contro l’Alcione al Rocco finisce 1 a 0 per l’Unione, che ottiene così la quarta vittoria consecutiva

Ciro Esposito
La gioia dopo il gol di Olivieri (Bruni)
La gioia dopo il gol di Olivieri (Bruni)

La Triestina cala il poker di vittorie consecutive, ancora una volta piegando l’avversario di turno con il minimo scarto. Ma quella contro l’Alcionbe non è una vittoria di “corto muso” ma piuttosto di imprecisione nell’affondare un avversario dominato. La squadra di aggrappa al penalty del primo tempo dell’infallibile Olivieri, ma non può chiudere il match per la scarsa incisività dello stesso Olivieri, di Vertainen e nel recupero soprattutto del neo-entrato Udoh. Il difetto cronico passa in secondo piano sia per la prestazione notevole che soprattutto per il risultato finale. Però resta un difetto da migliorare per non dover aver rimpianti e anche pesanti in altre circostanze nelle quali i conti potrebbero non tornare. Così come il tecnico dovrà fare i conti con gli infortuni di Balcot e soprattutto del leader difensivo Silvestri usciti per guai muscolari.

La difesa blindata

Se la Triestina non è stata capace di segnare in oltre mezza dozzina di chance favorevoli costruite nell’arco del match, c’è da dire che l’Alcione non è riuscito a fare un solo tiro in porta con Roos rimasto di fatto inoperoso. E questo è un merito non da poco della fase difensiva costruita da Attilio Tesser. Bianconi e Silvestri (e poi Frare) stoppam ogni velleità di Bright e Samele forti anche della protezione offerta da Correia.

Il domino a centrocampo

Fiordilino, Correia e ancor di più Ionita con il supporto di D’Urso mostrano fin dall’inizio la loro superiorità sui lombardi nonostante la buona attitudine degli orange al palleggio. L’Unione riaprte veloce e prima Olivieri, poi D’Urso e infine Vertainen sprecano ottime chance nei primi 25’. Balcot e Tonetto lavorano benissimo sulle fasce e questo allarga le maglie degli ospiti.

Il momento del gol

L’azione decisiva del match si concretizza solo nel finale di frazione. Ancora una volta è la diga Ionita a intercettare di testa, Fiordilino con un tocco da maestro pesca in area l’incursione di Olivieri con il portiere che intercetta il pallone con le mani ma anche il piede dell’attaccante. L’arbitro non ha esitazioni a concedere il penalty e lo stesso Olivieri fa il suo 6 su 6 che è un record mica da tutti.

Ripresa in pressione

La mazzata nel recupero non disincentiva la reazione dell’Alcione, anzi. Gli orange entrano in campo con grande vivacità e voglia di tentare il recupero. La pressione costringe la Triestina ad arretrare la propria linea (che perde Silvestri sostituito da Frare) ma rischiando poco o nulla. Non solo ma l’atteggiamento degli ospiti apre praterie ai contropiedi e alla verticalizzazioni di cui questa Unione è molto capace grazie anche alla propulsione di Ionita e alle percussioni centrali di Correia. D’Urso lascia il posto a Jonsson come trequartista (poi l’islandese sarà adattato a destra con l’uscita di Balcot). Al 17’ su cross di Firdilino la doppa conclusione di Ionita è respinta da Bacchin e 3’ più tardi il destro di Silvestri è impreciso da ottima posizione.

Finale in controllo

L’Unione sa stringere i denti ma sarebbe il caso di mettere la gara in ghiaccio. Non ci riesce ancora una volta Olivieri con un diagonale forte che poteva essere più calibrato. Entra anche Cortinovis con l’Alcione che va in inferiorità per aver esaurito i cambi (Piccinocchi ko). Sono di Udoh, appena entrato, le ultime due occasioni: nella prima l’attaccante è in ritardo sul primo palo, sulla seconda è impacciato da solo davanti al portiere. Con la vittoria è tutto perdonato e il pubblico, finalmente ritrovato, può festeggiare. Il miracolo di Tesser e Delli Carri è una realtà. Ora guai a sciuparla.

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