La Triestina vince di misura contro il Renate: decisivo il gol di Ionita

L’Unione ha mostrato di crederci di più rispetto a un Renate soddisfatto del suo torneo. Tre punti meritati che lasciano ancora aperta la speranza di evitare i playout

Ciro Esposito
L'esultanza dopo il gol (Lasorte)
L'esultanza dopo il gol (Lasorte)

Il vento da Est che spazza il Città di Meda spinge l’Unione. Ma sul prato durissimo di una squadra perfetta per la C come il Renate, la Triestina non vince di poppa ma di bolina. Con il cuore, l’intelligenza e l’umiltà la squadra di Tesser dimostra di saper navigare contro vento. Il vento del parco di Seveso, così come quello contrario di un periodo martoriato dalle vicende societarie e soprattutto dai risultati negativi. La rete di testa del monumentale Ionita nella ripresa è la prima dell’era Tesser che è conseguenza di un calcio piazzato. A dimostrazione che nel momento più delicato della stagione questo gruppo sa ancora imparare. Così come la squadra, nella determinazione di crederci fino in fondo più di un appagato Renate, ha saputo lottare sulle seconde palle e sui contrasti. In passato non sempre era successo

L’energia è tornata

Non è solo una vittoria determinante per la classifica e per credere nella salvezza senza playout (e resta un’impresa) ma soprattutto i tre punti danno forza per affrontare le ultime tre gare a partire dal derby di domenica al Rocco con il Padova. Tesser stavolta non ha tentennamenti a inserire subito Cortinovis alle spalle del duo d’attacco Strizzolo-Olivieri. Il recupero di Correia dà sostanza e classe alla mediana e anche Fiordilino sin dall’inizio è reattivo. A sinistra Tonetto torna a pompare come non ha fatto solo con la Feralpi.

Un tempo strategico

Il vento e il terreno non consentono di andare troppo per il sottile. L’Unione nei primi 45’ ci prova più del Renate che si affida ai lanci lunghi. La squadra di Foschi è in alto in classifica perché è tosta come il suo trainer. E, nonostante la performance più elegante degli alabardati, sono i padroni di casa ad andare tre volte vicino alla marcatura con Cali (bravo Roos) e Spedaliero (che calcia malissimo a porta spalancata). L’Unione manovra meglio ma la sua incisività si misura su un traversone di Olivieri non raccolto dai compagni e da una conclusione non rapace di Strizzolo da centro rea (34’).

La ripresa scorbutica

Al rientro Tesser riesce a far capire ai suoi di non andar di fioretto. Il match ha un nuovo trend fatto di calcioni e rinvii. La Triestina però dà l’impressione di volere di più e prende campo. Entrano anche Vertainen, Braima e D’Urso attorno al quarto d’ora.

L’invenzione di Ionita

Le Pantere di Foschi hanno un unico ruggito attorno alla mezz’ora quando una conclusione ravvicinata di Ghezzi viene deviata in angolo da Roos. Poi arriva il momento clou. Il bravo Tonetto si procura una punizione. D’Urso si ricorda di avere un piede buono e Ionita spizza di testa con la sfera (anche con un po’ di vento a favore) che si infila nell’incrocio alla sinistra del portiere.

Trincea e tripudio

C’è da far trascorre poco più di dieci minuti senza gettare tutto il costruito alle ortiche come successo ad esempio a Verona. E allora Tesser non si fa problemi a mettere Bianconi al posto di un positivo Strizzolo. Vertainen corre tanto ma è troppo ingenuo per fare perdere tempo. Comunque il Renate butta la palla in avanti e la diga alabardata si dimostra reattiva e determinata. C’è da stringere i denti ma nemmeno più di tanto. E così arriva il triplice fischio come una liberazione, non per questo match ma per quelli persi in modo poco reattivo a Zanica e Gorgonzola. La Triestina è viva e lo è anche la tifoseria che acclama i giocatori sotto la tribunetta. C’è da pensare ai prossimi tre step terribili. Ma dopo un vittoria così, si pensa meglio. —

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