Triestina sotto esame con il Matelica: è un test di maturità da non sbagliare

Pillon ha problemi a centrocampo e Lambrughi acciaccato ma la squadra deve dimostrare personalità
Il centrocampista alabardato Simone Calvano
Il centrocampista alabardato Simone Calvano

TRIESTE Sono passati quattro mesi da quel giorno di fine settembre nel quale la Triestina cominciò a capire quanto sarebbe stata dura anche in questa stagione l’impresa di salire in serie B. L’Unione debuttava al Rocco e perse contro la matricola Matelica, alla sua prima apparizione della storia tra i professionisti. Un inizio shock per gli ambiziosi alabardati. Dopo quattro mesi di alti e bassi, imprese e capitomboli, e anche un cambio in panchina, la Triestina si trova al settimo posto, con un solo punto in più di quel Matelica.

Tutto questo per dire che la rivincita della Triestina dopo un girone di andata sottotono, deve partire proprio dalla sfida di oggi (a Matelica si inizia alle 15, arbitra Frascaro di Firenze). La matricola marchigiana deve essere l’oggetto della prima vendetta sportiva di una squadra alabardata che agli ordini di Pillon vuole ripartire per una scalata che si preannuncia molto complicata, ma certamente possibile per le potenzialità dimostrate dall’Unione. Naturalmente il compito non sarà affatto agevole, per vari motivi. Il primo è la forza dell’avversario, che non è stata una meteora delle prime giornate, ma ha saputo poi confermare di potersela giocare con tutti in serie C: formazione spigliata, giovane, veloce, che vive non solo sulle ali dell’entusiasmo tipiche della matricola, ma anche su una verve agonistica e una pericolosità nelle ripartenze che la Triestina ha conosciuto bene quel giorno di fine settembre.

La seconda difficoltà è che la formazione alabardata deve far fronte all’ennesima emergenza, con una lista lunghissima di assenti e un centrocampo in cui sono disponibili solo due giocatori di ruolo. Pillon dovrà infatti fare a meno dello squalificato Giorico e degli infortunati Litteri, Rizzo e Capela. Ancora assente ovviamente Paulinho, il cui recupero del tono muscolare non sarà certo breve, senza dimenticare che rispetto a Mantova non c’è Lodi, che ha fatto le valigie per Messina. E dulcis in fundo (si fa per dire) c’è anche il problema al ginocchio di Lambrughi, convocato ma in dubbio fino all’ultimo. Ritorna fra i convocati invece Struna, che probabilmente ha ancora bisogno di rodaggio però per giocare.

Inoltre, fra i disponibili, Gomez e Procaccio hanno appena rimesso piede in campo la scorsa domenica dopo una lunga assenza. Tirando le somme, davanti a Offredi dovremmo vedere la coppia di centrali formata da Tartaglia e Ligi, con probabile ritorno di Rapisarda a destra mentre a sinistra è ballottaggio Filippini-Brivio. In mezzo al campo dovrebbe toccare a Calvano fare il play, supportato da Maracchi e probabilmente Boultam, scalato a mezzala. Se sarà l’olandese a giocare a centrocampo, ci sarà Petrella (o in alternativa Procaccio) dietro le punte, che saranno probabilmente Gomez e Mensah. Se invece toccasse a Procaccio fare la mezzala dal primo minuto, Boultam potrebbe restare a fare il suo ruolo di trequartista.

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