Resa della Triestina calcio sul campo della Giana: finisce 3 a 0

L’Unione va sotto di due gol a Gorgonzola e riesce a reagire senza segnre solo nei primi 45’. Ripresa incolore di una squadra apparsa stanca e nel finale arriva il tris della Giana Ermini

Ciro Esposito
La disperazione di Cortinovis dopo aver colpito la traversa. foto Mariani/Lasorte
La disperazione di Cortinovis dopo aver colpito la traversa. foto Mariani/Lasorte

Piove sulla Triestina di Tesser. E la nebbiolina che avvolge il Città di Gorgonzola si annida anche nell’anima del gruppo alabardato. Una partita si può perdere ma non così. Uno-due-tre schiaffi dalla Giana fanno male perché arrivano dopo i due subiti a Zanica. Due trasferte, due nette sconfitte interrotte dall’importantissimo anche se risicato successo sulla Pro Patria. Questa Unione non è mai stata guerriera ma tra gennaio e febbraio aveva dimostrato di saperci fare. Quello che non si è visto nei primi minuti a Gorgonzola in quanto a concentrazione, mentre in fatto di determinazione ed efficace la ripresa è da dimenticare. Nel mezzo un primo tempo contraddistinto dalla capacità di creare gioco e occasioni ma, come da copione, da altrettanta inettitudine in zona-gol.

Uno-due da kappaò

Indubbiamente la partenza ad handicap con due mea culpa di Jonsson e Roos è un fattore difficile da azzerare. Ma una squadra forte, o comunque compatta, che deve strappare con i denti una salvezza, non può non combattere fino in fondo. Pesa il fardello della penalità, la condizione fisica, l’assenza di alcuni giocatori come Ionita? Tutte queste componenti hanno il loro peso ma Tesser ora deve fare il secondo miracolo (o terzo) per ritrovare la quadra e la squadra.

La prospettiva playout

L’ipotesi di dover giocare la permanenza in C nello spareggio è un po’ più vicina. La posizione sarà in bilico fino alle gare finali (ne mancano 5) ma soltanto se la Triestina ritorverà la garra dei tempi passati. Questo è il primo obiettivo da mettere a terra in ciascuna delle prossime durissime sfide.

La reazione strozzata

Il pronti-via in svantaggio è uno shock. Il cross da destra di Caferri è lento ma a centro area tutti sono fermi e peggio fa Jonsson che non si cura dell’accorrente Colombara pronto a insaccare facilmente di testa. Così l’Unione, senza alcuni titolari, deve giocare in salita. Non c’è Olivieri e Tesser mette davanti Strizzolo e Udoh assistiti da Cortinovis mntre Voca prende il posto di Ionita. L’Unione comunque riesce a reagire e una conclusione di Voca è deviata da Mangia poco e quattro minuti più tardi Cortinovis in area scheggia la traversa. Insomma stavolta la dea bendata e anche un arbitro permissivo ci mettono lo zampino.

Il colpo letale

Per la manovra sviluppata gli albardati dovrebbero segnare e invece subiscono il raddoppio. De Maria fa partire un strano diagonale da sinistra, la palla colpisce il palo con Roos poco vigile e ruzzola in porta. È un brutto colpo dopo soli 20’ ma Correia e compagni non abbassano la testa e chiudono la Giana sfiorando la rete con Cortinovis. Tanto dispendio di energie senza risultato non sono un buon viatico.

Ripresa in affanno

Tesser capisce che servono energie e getta in campo Ionita, D’Urso e Vertainen. Per qualche minuto la mossa funziona ma la Giana, che è squadra di categoria, si abbassa bene e copre gli spazi. Lo fa talmente bene da mettere a nudo la pochezza offensiva alabardata.

Finale da dimenticare

La Triestina ha finito la birra o comunque la lucidità per abbozzare una rimonta. Come da copione la Giana aspetta per colpire e lo fa al 38’ con una staffilata di Ballabio che puà prendere la mira e mette il pallone nell’angolino dai venti metri. Fine della gara e della trasferta. I giocatori di Tesser sono frastornati anche se i tifosi li rincuorano con applausi. È la scena migliore di questa pessima missione nell’hinterland milanese. Ora c’è da rimboccarsi le maniche per un rush finale tutt’altro che agevole.

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