Calcio, derby Triestina-Padova, il pre-gara di Tesser: «Dovremo tenere alto il livello tecnico»
Il tecnico alabardato inquadra la sfida del Rocco: «Voglio una squadra che lotti, che sappia soffrire e che voglia vincere»

Oltre a una grande capacità di soffrire e alla determinazione e all’intensità messe in mostra contro il Renate, alla Triestina servirà anche una partita di alto livello tecnico perché dall’altra parte ci sarà un Padova che ha fatto cose straordinarie in questa stagione.
Questo il pensiero di Attilio Tesser sul derby di domenica 13 aprile, nel quale si affronteranno due squadre che hanno entrambe necessità di vincere. «Con queste premesse – afferma il tecnico alabardato –, penso che possa venir fuori una bella partita, carica d’intensità e anche di giocate, vista la qualità tecnica che ci sarà in campo. Allo stesso tempo ci sarà credo anche un po’ di prudenza, perché i punti in palio sono pesanti».
Nelle fila patavine non ci sarà lo squalificato Crisetig, perno del centrocampo biancoscudato, ma Tesser non crede che questo tolga tanto al valore della squadra di Andreoletti: «È sicuramente un giocatore importante, ma non è che se manca un giocatore cambia la squadra. Anche noi abbiamo fuori qualche giocatore. Per loro vale quanto hanno dimostrato in tutto il campionato, hanno fatto e stanno facendo qualcosa di straordinario, oggi sono dietro di un punto ma sono stati sempre davanti. Hanno grande tecnica e fisicità anche in attacco, una squadra completa perché per lottare per vincere stando davanti tanto tempo, devi avere tutte queste qualità».

A Meda l’Unione ha dimostrato di aver ritrovato la grinta e la determinazione necessaria per venire a capo di una gara ostica, ma contro una squadra di valore come il Padova servirà anche di più: «Dovremo tenere un livello alto anche sotto il profilo tecnico, con intensità e tenendo bene il campo, facendo la nostra partita con fiducia e grande umiltà ma giocandola, sbagliando poco tecnicamente, perché farlo vuol dire tenere il possesso palla noi. La partita evolve e prende una determinata piega, che spero sia favorevole a noi. Se ci sarà da soffrire come penso sia normale, dovremo farlo da squadra con la capacità poi di ripartire. Sono sicuro che se noi diamo il massimo soffriranno anche loro e per fare qualcosa di bello, dobbiamo giocare al meglio delle nostre possibilità sotto tutti gli aspetti».
Riguardo alla formazione, Tesser ammette che qualche dubbio lo ha ancora, compresa la scelta fra D’Urso e Cortinovis: «Se giochiamo con un trequartista li utilizzo entrambi cambiando quasi sistematicamente, l’importante è che chi parte e chi entra si faccia trovare pronto. C’è una bella differenza tra quando si entra nel modo giusto e quando questo non succede, quindi tutti devono farsi trovare pronti indipendentemente dal ruolo. Per il resto c’è qualche scelta ancora da verificare. Ma l’importante è che deve essere una squadra che lotta, che sa soffrire e che vuole vincere».
Riproduzione riservata © Il Piccolo