Triestina generosa, ma al Rocco fa festa il Padova

Il Padova passa al Rocco senza infamia e senza lode

Ciro Esposito
Fotoservizio Massimo Silvano
Fotoservizio Massimo Silvano

Era un derby da vincere. Per entrambe. Ha vinto il Padova. I duemila padovani del Rocco fanno festa, ringraziando l’impresa dei Fresco boys sul Vicenza. Per loro la B è a un passo.

La Triestina invece è più vicina a giocarsi la salvezza ai playout. L’Unione avrebbe potuto vincere? No, poteva starci il pari, ma il Padova visto al Rocco avrebbe potuto perdere la sfida. Una squadra solida per un tempo, ma poi timorosissima, avrebbe potuto perdere la testa se Udoh all’80’ non avesse scaraventato la palla sull’uscita di Fortin.

Sull’1-1 sarebbe stata una rumba finale. Ma con i se e i ma non si vincono o perdono le gare.

La Triestina ha giocato con generosità, anche intensità nella ripresa e non era facile dopo esser andata sotto in apertura punita dal bomber Bortolussi.

Tesser le ha provate tutte anche nel secondo tempo con un inedito tridente davanti e D’Urso sulla trequarti. Tutto inutile (a parte due incornate di Strizzolo) di fronte alla cronica difficoltà di costruire davanti. Una sola occasione, regalata dai veneti, e poco altro sono uno score che raramente consegna almeno una rete. Il fatto di aver subito pochissimo è una nota di merito ma serve a poco a chi deve fare punti per tenersi stretta la categoria.

Equilibrio e controllo

Il tecnico di casa fino a centrocampo parte con quel che di meglio ha a disposizione. Davanti fa delle scelte preferendo la mobilità di Vertainen e in parte di Cortinovis a Strizzolo (non in buone condizioni) e D’Urso preservandolo per il finale. Andreoletti sa che la squadra non gode delle doti di fondista e allora cerca di sparare le sue cartucce all’inizio.

La tattica da rifare

E il Padova ha la fortuna e la capacità di far girare la ruota dalla sua parte. Già al 9’ Frare si immola in area ma all’11’ ecco la stoccata vincente. Schema lucido su corner con ingresso in area da destra di Buonaiuto il cui cross è colpito di testa in rete da Bortolussi. Gran bella azione e Triestina indubbiamente sorpresa. Una sorpresa però che non le impedisce di prendere campo per il resto della frazione ma senza impensierire mai la porta difesa da Fortin. Lo svantaggio minimo può consentire ancora una rimonta anche se il Padova non concede spazi soprattutto per le vie centrali .

 

 

Calcio, fine partita amaro per la Triestina al Rocco. Le due squadre a fine partita sotto le rispettive tifoserie

 

La ripresa più energica

Si ritorna in campo con una Triestina indubbiamente più arrembante almeno sul piano del ritmo. Il Padova dà la sensazione di essere squadra fisicamente e tecnicamente solida ma in sofferenza sul piano della personalità.

Il cambio di modulo

Per la prima volta il tecnico di casa rompe gli indugi e inserisce Strizzolo davanti assieme a Vertainen e Olivieri, D’Urso alle loro spalle (esce Fiordilino oltre a Cortinovis), Correia e Ionita restano da soli a fare i guardiani della mediana. Una scrollatina arriva e anche una buona deviazione di testa di Strizzolo (alta). Il Padova si fa vivo solo in contropiede con Buonaiuto che scheggia il palo al 15’ e poi si ritira nei suoi tentennamenti. Tesser si gioca anche la pedina Udoh e proprio l’attaccante non sfrutta al meglio (80’) un regalo della difesa patavina.

La generosità non basta

Il derby (davanti a 8 mila spettaori) tramonta con l’Unione che insiste con generosità sotto la Furlan e pungola un Padova che gioca a perder tempo come fosse una squadretta di bassa classifica. Alla fine comunque hanno ragione loro. Giusta la festa per la quasi B. Gli alabardati vanno sotto la curva che quasi li ammonisce. L’amarezza c’è, ma i giocatori meritano gli applausi per l’impegno. Entro tre giorni sapranno se la società è in grado di adempiere ai propri obblighi. Poi si penserà al match di Vicenza del venerdì Santo. —

 

TRIESTINA – PADOVA 0-1

MARCATORI: pt 11’ Bortolussi

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