Triestina in ritardo al giro di boa Vetta lontana, come in passato

Nonostante gli innesti e gli sforzi del club solo tre punti in più di un anno fa Con un ritorno di alto livello è ancora possibile eguagliare la Triestina di Pavanel
Pablo Granoche
Pablo Granoche

TRIESTE In tre anni di caccia alla serie B, in casa alabardata si è cambiato tantissimo fra tecnici e giocatori, ma almeno per quello che è il bilancio alla fine del girone di andata, il risultato è più o meno lo stesso. Preoccupante da un lato, perché gli agognati progressi non ci sono stati o sono minimi, ma allo stesso tempo anche confortante, se si pensa che due anni fa alla fine si era arrivati comunque a un passo dalla promozione in serie B.

PUNTI. Fatto sta che dopo 19 giornate e dopo aver affrontato tutte le squadre del girone, la Triestina attuale ha guadagnato 29 punti: sono appena 3 in più di quella che era ritenuto un girone di andata piuttosto deludente come quello dello scorso anno, quando l’Unione era a quota 26 punti. Due anni fa, invece, la squadra alabardata era arrivata al giro di boa a 30 punti, solo uno in più di quest’anno. E ricordiamo che quella squadra alla fine arrivò seconda e poi alla finale play-off contro il Pisa. Insomma un dato che dice che con un grande girone di ritorno si potrebbe ancora puntare in alto, ma un dato che allo stesso tempo afferma che tanti cambi di giocatori e tecnici e campagne di rafforzamento sulla carta anche convincenti, non hanno portato al netto salto di qualità che la società si aspettava.

ATTACCO. I dati specifici, poi, sono contraddittori. L’aspetto principale che balza all’occhio, però, è una progressiva perdita di efficacia realizzativa. Tradotto in soldoni, l’attacco segna sempre meno ed è un aspetto curioso che andrebbe analizzato a fondo. Due stagioni or sono, la Triestina alla fine del girone di andata aveva realizzato 24 reti, lo scorso campionato era giunta a 22 gol, mentre in questa stagione è arrivata appena a 20 segnature. Non è un caso che spesso in questi mesi si è parlato di una certa sterilità offensiva degli alabardati, e infatti fra le prime dieci in classifica l’Unione è quella che ha segnato di meno.

DIFESA. D’altro canto in questo campionato si registra un netto miglioramento dell’assetto difensivo rispetto alla scorsa stagione, un progresso che fa quasi raggiungere i dati del 2018/19, quella del secondo posto. La Triestina attuale infatti ha finora subito 18 reti, mentre lo scorso anno erano già state 24 le volte in cui il portiere alabardato aveva dovuto raccogliere la palla in fondo alla rete. Una sorta di riavvicinamento a quella che era stata la stagione migliore sotto questo di punto di vista, ovvero l’Unione di due anni fa che aveva preso solo 16 gol al giro di boa.

CASA E TRASFERTA Altro dato curioso la differenza nel rendimento interno ed esterno. La Triestina di due stagioni fa aveva costruito gran parte del suo bottino al Rocco, raccogliendo alla fine dell’andata ben 21 punti (in 10 partite) in casa. Seppur con una partita in meno, sono comunque ben distanti i rendimenti di quella dello scorso anno (15 punti) e dell’Unione in questa stagione (16 punti). Proprio la Triestina attuale, peraltro, risulta la migliore delle tre in trasferta, avendo raccolto 13 punti contro gli 11 della scorsa stagione e gli appena 9 (ma con una partita in meno) di quella che alla fine arrivò seconda due anni fa.

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