Una magia della Feralpisalò affossa la Triestina: al Rocco finisce 1-2
La Triestina della gestione Tesser perde la sua imbattibilità al Rocco. Decisivo un eurogol di Crespi: i playout sono sempre più vicini

La prodezza di Crespi, una semirovesciata con palla nell’angolino, che gela il Rocco nel finale è il segno dei tempi grami per la Triestina. Perché ci sono sconfitte e sconfitte. E quella contro la Feralpi, squadra ben messa in campo e con tante risorse individuali oltre che terza in classifica, per quanto visto in campo punisce la Triestina oltremisura.
I leoni del Garda non hanno rubato nulla ma il pareggio sarebbe stata la fotografia più consona all’andamento del match. Certo la Triestina si è fatta buggerare in avvio, come successo a Gorgonzola e anche in passato.
Stavolta però la squadra di Tesser ha saputo con equilibrio risalire, anche accelerare e trovare un bel gol di testa con Strizzolo. Ma non le è bastato per evitare la prima caduta al Rocco dell’era Tesser, come il punticino eventuale non sarebbe bastato per fare un salto in classifica. La prova del collettivo tuttavia, se sarà ripetuta nelle prossime partite, porterà i suoi frutti.

Sprint finale da brividi
L’evidente calo di rendimento e risultati culminato ieri con un altro ko resta un fardello pesante per chi vorrebbe evitare i brividi dei playout. E invece è necessario non pensarci a quattro turni dalla fine e arrivare lì, se ci saranno, con le batterie cariche. La curva anche in questa circostanza ha sostenuto l’Unione, il diesse Daniele Delli Carri alla fine ha fatto da paravento ai giocatori e il tecnico Tesser ha esperienza da vendere. Guardare indietro serve solo a non ripetere gli stessi errori. Perché i punti quelli sono (e soprattutto quelli tolti a tavolino) e non ritornano.

La distrazione fatale
Ecco tra gli errori è delittuoso andare sotto in avvio. Stavolta la distrazione è meno grave di quella di una settimana fa. Sul piano tecnico la Triestina non digerisce i cambi di gioco sugli esterni e la Feralpi coglie nel segno: palla a Giusidici a sinistra, cross sul palo più lontano e Cabianca di testa sorprende la difesa. Così i piani, ma soprattutto la serenità vengono minati.
La reattività non manca
L’Unione ancora non si esprime sui ritmi di due mesi fa ma Fiordilino è più tonico, Ionita quasi recuperato e davanti c’è Strizzolo finalmente in condizioni di fare da perno e di aprire spazi per Olivieri. Continua invece a boccheggiare D’Urso e stavolta anche Tonetto a sinistra. L’Unione comunque non subisce grandi pericoli e crea un paio di buone conclusioni con Strizzolo e Ionita.
Lo scatto nella ripresa
Tesser come quasi sempre non mobilita la panchina in avvio di seconda frazione. Si vede che i suoi giocatori sono più pronti in fase offensiva. E così arriva la rete del pari. Il lancio di quanta metri di Silvestri è una pennellata per Olivieri che salta l’avversario e disegna un’ottima traiettoria sul secondo palo per Strizzolo: il suo colpo di testa non perdona Rinaldi.
Il colpo di grazia
Il tecnico di casa parte con le rotazioni. La più indovinata è quella con Cortinovis per D’Urso. Il ragazzo ci sa fare e le sue giocate di prima intenzione innescano un paio di fiammate di Correia,Ionita (botta respinta) e poi Bijleveld entrato per Tonetto mentre Voca avvicenda Fiodilino . Mescola le carte anche Diana che non è l’ultimo arrivato. Balestrero torna al su ruolo naturale in mediana. L’andamento sembra in equilibrio ma bisogna fare i conti con Crespo appena entrato: cross di Boci e girata acrobatica da centro area imparabile. Applausi per lui e lacrime per l’Unione. Gli utlimi minuti dicono poco o nulla.
La Triestina resta al palo e i playout sono più vicini ma ci sono ancora quattro partite. E devono servire, oltre che a far punti, a ritrovare quella condizione e quella serenità sfoggiata a febbraio. Il resto non conta.
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