Triestina, ecco i nuovi acquisti alabardatiCalciomercato: dite la vostra
Calderoni e Colombo cercano la rivincita dopo il Torino. Pit: «Posso giocare in due ruoli»

TRIEST
E La Triestina cala il poker di nuovi arrivi, sperando che sia quello giusto per far vincere (o almeno salvare) l’Unione al tavolo della B. In realtà per ora si tratta di un poker incompleto, perché il brasiliano Sodihna è ancora alle prese con un infortunio, ma il portiere Alex Calderoni e gli esterni Riccardo Colombo e Adrian Pit sono già pronti per entrare nei meccanismi di Somma. «I quattro rappresentano un investimento importante che la società ha voluto fare», ha detto il vicepresidente Antonino Carnelutti alla presentazione dei nuovi acquisti. «Abbiamo aggiunto qualità in ogni settore del campo, ma poi sarà proprio il campo a dirci se avremo ragione».
GLI EX GRANATA. Calderoni e Colombo sono accomunati da un destino in comune: alcune buone stagioni a Bergamo (uno con l’Atalanta, l’altro con l’Albinoleffe), poi una stagione e mezza al Torino piuttosto deludente. E tanta voglia di rivincita. Il primo a presentarsi è Calderoni, cresciuto nel settore giovanile del Cesena quando in Romagna c’era De Falco: «Dopo un anno e mezzo a Torino pieno di problemi, mi metto a disposizione con grande entusiasmo della Triestina: non sono venuto qui per una questione del contratto in scadenza, ma proprio per un motivo professionale, perchè per me la Triestina è un'opportunità importante per cercare di rilanciarmi. Vengo con grande entusiasmo e con l’obiettivo di raggiungere il prima possibile la salvezza. Poi è ovvio che cercherò di far bene anche per guadagnarmi una riconferma. Ritrovo anche l’allenatore De Toffol, con cui ho già lavorato a Treviso e mi sono trovato molto bene, ma conosco già anche la gran parte dei giocatori». Animato da una grande voglia di rilancio anche Colombo: «Sono un esterno di fascia destra, ma ho giocato anche a sinistra: sono adatto al 3-5-2 o al 4-4-2, ma mi ritengo un giocatore duttile e pronto a dare una mano in qualsiasi ruolo e con qualsiasi modulo. In questo anno e mezzo a Torino per me, come per Calderoni, non è andata come speravamo, anche se a mio parere non ho fatto male neppure lo scorso anno, quando piuttosto ho pagato il rendimento della squadra. Quest’anno invece sono stato penalizzato da un piccolo infortunio. Ora voglio rimettermi in gioco e dimostrare il mio valore: l’obiettivo è quello di ottenere la salvezza prima possibile, poi si vedrà». Colombo ha già pronta la ricetta per far risalire l’Unione: «Credo che la cosa importante in questo momento per la Triestina sia invertire subito il trend negativo: le possibilità ci sono, ho già visto che c’è un buon gruppo, quindi è fondamentale trovare ora un risultato positivo per cambiare rotta».
IL ROMENO. Domenica scorsa Adrian Pit ha offerto a Okaka l’assist vincente per il gol della vittoria della Roma contro il Siena. Appena 24 ore dopo si è ritrovato in serie B, con la Triestina: «Che effetto fa? Nessuno – assicura il mancino rumeno - io devo solo dare il massimo sempre e dovunque, questa è la cosa più importante, Sono un centrocampista esterno, ma sono pronto anche a fare il terzino sinistro. Anzi, nella serie A rumena ho iniziato proprio da terzino, solo in seguito mi hanno fatto giocare da centrocampista. Ma ora le ultime partite nella Roma le ho disputate da terzino».
IL BRASILIANO. E poi c’è Diogo Felipe Monteiro, detto Sodihna, che poi è il nome che porterà sulla maglia: «Sono un trequartista e mi piace giocare proprio da classico brasiliano: cerco sempre l’uno contro uno, mi piace il dribbling. Purtroppo a inizio stagione col Portogruaro mi sono subito fatto male: sono stato operato a un crociato tre mesi e mezzo fa, credo che ci vorranno ancora un paio di mesi per essere pronto, ma spero anche meno. Perché il soprannome Sodinha? Un nomignolo che mi ha dato da piccolo mio padre, come di solito si usa in Brasile».
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