La Triestina Calcio raddoppia battendo il Caldiero

A Verona gli alabardati vincono il secondo scontro diretto consecutivo. Unione pragmatica nello sfruttare due penalty realizzati con freddezza da Olivieri

Dal Nostro Inviato a Verona Ciro Esposito
L’esultanza del bomber Marco Olivieri rincorso dagli alabardati Foto Mariani/Lasorte
L’esultanza del bomber Marco Olivieri rincorso dagli alabardati Foto Mariani/Lasorte

 

La storia insegna che al Gavagnin Nocini giocare a calcio è un’impresa. Imporsi negli spazi stretti di un campo da sempre al limite delle norme è affare per i pragmatici e gli scaltri. La Triestina di Tesser ha superato anche questo esame mettendo sul tavolo una tripla doppia: due rigori, doppietta di Olivieri, successo che vale doppio contro il Caldiero distanziato in classifica. Il 2-0 è il giusto premio per gli alabardati ma non fotografa una partita in realtà equilibrata con un Caldiero modesto ma che non ha fatto le barricate. Nè la Triestina bisogna dire è andata all’assalto a parte nei primi 15-20’ di entrambe le frazioni. E questo è bastato a vincere una di quelle partite difficili e sporche che sono all’ordine del giorno in terza serie.

L’approccio azzeccato

Memore dell’avvio sconcertante di Arzignano Tesser a Verona è riuscito a trasmettere ai suoi la concentrazione necessaria. Centrocampo attento e davanti un El Azrak in buona vena. In mediana il tecnico alabardato ha preferito come mezzala destra la qualità di Fiordilino, bravo ma non al top, e ha confermato Jonsson come laterale destro. Davanti ancora fiducia a Vertainen e Olivieri.

Un gesto spettacolare di Udoh Foto Mariani/Lasorte
Un gesto spettacolare di Udoh Foto Mariani/Lasorte

Fase di stallo

La partenza è pimpante con Vertainen e Olivieri che sparano sul portiere che poi devia molto bene una bordata dalla distanza di El Azrak illudono i parecchi supporter arrivati da Trieste. Il Caldiero si riassesta e sembra trovarsi più a suo agio sul mini-rettengolo veronese. Tant’è vero che i padroni di casa in esilio costruiscono l’unica occasione con Baldani ma Roos e vigile. La frazione si stiracchia fino al duplice fischio con l’Unione poco incisiva negli affondi e non sempre pronta sui contrasti a centrocampo.

Il match si sblocca

Dopo un primo brivido per Roos al 4’ quando un travresone da sinistra di Florio non trova compagni in area ecco che l’Unione alza il pressing. Niente di impegnativo ma almeno qualche pallone naviga nell’area veneta un po’ più popolata dagli alabardati. Tesser si gioca i primi cambi: dentro D’Urso per El Azrak e Udoh per il solito Vertainen poco concreto. L’episodio decisivo però se lo procura Vallocchia atterrato in area di rigore. L’arbitro non ha dubbi e assegna il penalty: Olivieri manda il portiere a destra e la palla a sinistra.

Raddoppio e gestione

Il rigore è l’episodio giusto per far svoltare il match. Il Caldiero si spinge e l’Unione può andare in contropiede con Udoh e Fiordilino che conclude a lato. L’episodio due è merito dell’astuzia di D’Urso che fa carambolare la palla sul braccio di un ingenuo Gattoni. Penalty ineccepibile come ineccepibile è la precisione di Olivieri che in questo caso mette la sfera nell’angolino destro. Per il Caldiero è un colpo da ko e a nulla serve il tentativo di assalto con un reparto avanzato portato agli estremi da Soave. La Triestina, puntellata anche dagli ingressi di Braima e Voca e prima il debutto tra i pro del giovane Bianaj appena arrivato, stavolta non si fa infilare. Per i padroni di casa è notte fonda. Per l’Unione invece arriva la luce del secondo successo consecutivo in entrambi gli scontri diretti. La marcia della gestione Tesser è implacabile. Va benissimo così anche se sabato con l’Atalanta sarà necessario alzare l’asticella tecnica.

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