Triestina calcio, la media Tesser

Dal suo ritorno, la Triestina viaggia a due punti a partita. Con questo ritmo, la salvezza diretta non è più un miraggio

Antonello Rodio
L’esultanza della squadra con la Clodiense Foto Lasorte
L’esultanza della squadra con la Clodiense Foto Lasorte

Si potrebbe definirla la media Tesser: è infatti quella che caratterizza il tecnico alabardato nelle sue due esperienze con la Triestina americana. Tesser l’ha tenuta lo scorso anno finché non è stato esonerato e la sta tenendo adesso dopo il suo ritorno, nonostante condizioni molto diverse. Ed è una signora media, ovvero 2 punti a partita. Certo, non un ritmo per vincere il campionato, ma per stare agevolmente sul podio del girone sì. E ogni volta che la società ha tentato altre vie in panchina, e sono state tante in questi mesi, l’Unione è andata nettamente peggio.

IL PODIO MANCATO

Lo scorso campionato, quando dopo la sconfitta con la Pro Patria arrivò l’allontanamento a sorpresa del mister di Montebelluna, la Triestina aveva 46 punti in 24 partite. Quindi, nonostante il momento di appannamento della squadra, Tesser viaggiava comunque a una media di 1.91 punti a partita. Se fosse rimasto e avesse mantenuto questo ruolino, se la sarebbe giocata punto a punto con il Padova per il secondo posto. Insomma un podio sicuro, e invece il cammino venne troncato. L’arrivo di Bordin fu traumatico, con quattro sconfitte di fila: poi le cose andarono meglio, ma questa tranche di torneo finì comunque con 18 punti in 14 gare, quindi una media di 1.28 punti a partita.

LA RIVOLUZIONE FLOP

In estate arrivò la rivoluzione, con tanti giocatori nuovi e soprattutto un tecnico particolare come Santoni, alla sua prima esperienza nella serie C italiana. Una scommessa persa, perché come sappiamo le cose purtroppo non hanno funzionato e dopo un interregno con l’allenatore della Primavera Marino, è stato chiamato il tecnico catalano Pep Clotet. Ma le cose sono andate perfino peggio. Fatto sta che, in questo primo periodo di 16 partite, la squadra alabardata ha fatto sul campo appena 7 punti (con la penalizzazione diventati 6). Questo significa una disastrosa media di 0.43 punti a match, roba da finire il campionato con 16 punti o giù di lì.

RITORNO IN MEDIA

Sull’orlo del baratro, la società ha saggiamente richiamato Tesser, anche grazie al direttore tecnico Delli Carri, e il mister è riuscito a tornare subito al suo ritmo. Cinque partite sono già un pacchetto significativo, visto che dopo la scossa iniziale c’è stato anche un passaggio a vuoto e si sono incontrate squadre forti e meno forti, ma la cosa più importante è che l’Unione in questo pacchetto di gare ha ottenuto 10 punti. Il che significa il ritorno alla famosa media Tesser, quella di 2 punti a partita. Il tutto con gli stessi giocatori utilizzati prima, se non contiamo i 45 minuti di Fiordilino e il quarto d’ora giocato da Udoh nell’ultima gara.

IL TREMENDO HANDICAP

E anche se ovviamente il focus deve restare sull’ottenimento della salvezza diretta, è anche legittimo osservare che conservando questa media la Triestina chiuderebbe il campionato a 50 punti, ovvero poco sotto quella che è stata la quota necessaria nelle ultime stagioni per entrare nella top ten e guadagnare i play-off. Questo però fa capire anche il tremendo handicap da cui è partita l’Unione cinque turni fa: anche se tenesse un ritmo da seconda o terza della classe, infatti, la squadra non arriverebbe probabilmente nemmeno alla post season. Ecco perché, in questa stagione iniziata in maniera così disgraziata, già ottenere la salvezza diretta va vista come un’impresa.

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