Triestina calcio, l’Unione trema e poi rimonta la Virtus
L’Unione torna alla vittoria ma fatica contro i veronesi in vantaggio con Pellacani. Nella ripresa gli alabardati creano alcune palle-gol e passano con una punizione
TRIESTE Le partite con la Vecomp non sono mai banali. A maggio Gigi Fresco alla prima dei play-off aveva giocato un brutto scherzo alla Triestina e a Bepi Pillon. Ieri lo spettro della Vecomp si è appalesato nel primo tempo complice una respinta maldestra di Offredi sulla testa di Pellacani. Stavolta però la Triestina è riuscita in qualche modo a scacciare il fantasma. Non lo ha fatto con il gioco ma con la voglia e la forza di chi nella ripresa(quattro i cambi in contemporanea di Bucchi) ha creato quel paio di occasioni che hanno legittimato successo e rimonta. Ma soprattutto è stato il piede sinistro di Galazzi a imprimere la svolta. Suo il corner che nella prima frazione ha consentito a Ligi il suo quinto gol stagionale, sua la punizione tagliata che ha battuto il bravo Giacomel, ingannato dalla traiettoria e dal velo del neoentrato Sakor. Bucchi si è giocato parecchio nel grigiore del Rocco semideserto. Era sul piatto la credibilità del suo gruppo che nell’ultimo mese non ne ha presa una. Serviva una vittoria dopo tanto digiuno e una prova convincente almeno sul piano caratteriale. La sua Triestina ci ha creduto pur senza brillare ma in occasioni come questa il fine giustifica qualunque mezzo.
L’AVVIO Il tecnico sceglie un po’ a sorpresa gli stessi uomini di Bergamo (escluso Volta squalificato).
Il piano tattico in avvio è leggermente diverso con Ala-Myllymaki più vicino alle punte Gomez e De Luca. Il finlandese gioca talvolta sui lati ma anche alle spalle della prima punta. Il risultato è modesto perché il centrocampo a cinque di Fresco tiene senza affanni. Succede poco o nulla a parte 5’ nei quali l’Unione con una serie di corner costringe l’avversario nella sua area.
L’ERRORE Eppure la Virtus, senza fare quasi nulla per meritarselo va in vantaggio. Su un traversone da sinistra Offredi non trattiene una prima volta, poi smanaccia verso il centro dell’area dove l’incornata di Pellacani non lascia scampo. Le cose si mettono malissimo e potrebbero andare anche peggio se la gioventù di Priore non graziasse Offredi in uscita al 27’. Sarebbe stato un colpo da ko soprattutto psicologico per gli alabardati.
IL PARI L’Unione cerca di riordinare le idee ma costruisce poco o nulla come le capita troppo spesso di questi tempi. Galazzi da terzino cerca di spingere a sinistra e St Clair fa altrettanto sul lato opposto. È ancora una volta un’azione su piazzato a sorridere alla Triestina: il corner di Galazzi è perfetto lo stacco di testa di bomber Ligi anche. Si va al riposo sull’1-1.
LA REAZIONE I ragazzi di Bucchi rientrano in campo con voglia e costrutto. E vanno vicini al gol prima con Ligi (para Giacomel), poi con una mischia in cui Crimi non trova la stoccata vincente e infine con punizione di Gomez che sbatte sull’interno della traversa e sulla linea di porta (la Triestina protesta) e comunque a Crimi non riesce il tap-in.
I CAMBI Fresco vede i suoi in difficoltà e corre ai ripari. Bucchi mette dentro Trotta, Iotti, Procaccio e Sakor al debutto. Cambio anche di assetto con tre in difesa (Rapisarda assieme ai due titolari) con Iotti e Galazzi a giocare da quinti.
IL VANTAGGIO Al 19’ Giacomel si supera prima su una bordata di Trotta e poi anche su De Luca che si fa male alla testa ed esce (dentro Petrella). Con un Sakor presente e lucido al centro della mediana e Galazzi un po’ più avanti l’Unione è leggermente più guizzante. Il gol voluto arriva su un episodio. Galazzi batte dalla trequarti destra (80’), la palla sfila in area, Sakor è davanti a Giacomel che si fa infilare. Prima del triplice c’è il forcing della Virtus con l’Unione in apnea. Alla fine arriva la vittoria. Senza gloria ma poco importa. Può tornare la fiducia nel gruppo con un trittico in trasferta da affrontare. Guai a sprecarla. —
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