Triestina calcio: Cortinovis è la carta in più

Il giovane talento con un passato nobile si sta integrando nella squadra di Tesser: «Avevo bisogno di giocare. Salvezza diretta? Possiamo farcela»

Antonello Rodio
Alessandro Cortinovis in azione contro la Giana Erminio (Foto Andrea Lasorte)
Alessandro Cortinovis in azione contro la Giana Erminio (Foto Andrea Lasorte)

Prodotto del florido vivaio dell’Atalanta, a gennaio Alessandro Cortinovis è arrivato in prestito alla Triestina dalla formazione nerazzurra under 23. Trequartista classe 2001, con un curriculum ricco di due scudetti e una Supercoppa Primavera, oltre a 40 presenze in serie B e una in serie A, nelle ultime due partite Cortinovis è partito da titolare mostrando buoni numeri, anche se una condizione forse non ancora al top.

Cortinovis, lo spirito con cui è arrivato a Trieste è stato quello di trovare spazio e rilanciarsi in una stagione nella quale con l’Atalanta stava giocando poco?

«Sì, è uno dei motivi, ma ha giocato un ruolo decisivo anche il fatto di arrivare in una piazza vera, importante, con uno stadio bellissimo e una grande tifoseria. E questo è stato un grande stimolo. Poi sul piano personale i miei obiettivi sono quelli della squadra, quindi arrivare alla salvezza».

Ha appena giocato due partite da titolare per la prima volta nella stagione: che sensazioni ha sulla sua condizione?

«Io ora mi sento bene perché ho ritrovato continuità nel lavoro. Ho avuto solo un piccolo affaticamento che mi ha fatto saltare un paio di partite ma ora sto bene e come ho detto ho trovato soprattutto continuità. Ovviamente giocando di più migliora anche la condizione».

Con la Giana ha anche avuto una ghiotta occasione per fare gol...

«Fiordilino mi ha messo davvero una grande palla, mi sono trovato davanti al portiere e ho cercato di metterla sopra di lui perché era l’unico modo per superarlo, ma ho alzato un pelo troppo e la palla ha preso la traversa».

Come va la convivenza nello stesso ruolo con D’Urso?

«Eravamo già abituati a questa situazione. Lo conoscevo già, abbiamo giocato assieme nel Cosenza e in pratica ci succedeva la stessa cosa di alternarci nello stesso ruolo. Ma si tratta di una concorrenza sana, che anzi ci aiuta in allenamento ad alzare la competitività. E poi lui è un bravissimo ragazzo e siamo amici».

Questa settimana piena di lavoro sta aiutando la squadra a ritrovare un po’ di brillantezza?

«Siamo arrivati alle tre partite ravvicinate che eravamo un po’ contati, ora sicuramente questa settimana tipo ci sta aiutando, abbiamo più tempo per lavorare ma anche per preparare meglio la partita».

Per la salvezza diretta si è fatta dura, come vede la situazione in queste ultime cinque partite?

«Noi siamo fiduciosi e nella salvezza diretta ci crediamo. Si può ancora fare e sarebbe meglio evitare i pericoli dei playout, ma comunque l’obiettivo resta quello di salvarsi in qualsiasi modo e stiamo lavorando per riuscirci».

Incontrare però in questo periodo Vicenza e Padova in lotta fra loro non aiuta.

«Sì, non aiuta, ma è anche vero che all’andata la Triestina ha ottenuto risultati positivi con le prime due. Insomma quando la squadra si esprime al meglio, può davvero giocarsela con tutte».

E sabato al Rocco arriva la Feralpisalò che è terza in classifica ed è in un ottimo momento: come la vede?

«Noi arriviamo da una sconfitta ma bisogna guardare al periodo più ampio e di punti prima ne abbiamo fatti tanti. Quindi si tratta di andare in campo con la testa giusta, convinti che possiamo giocarcela».

Riproduzione riservata © Il Piccolo